Riprendiamo l’articolo, pubblicato su Calabria Ora, a firma di Lorenzo Vitto.
Il quotidiano calabrese centra l’attenzione sul disastro economico, oltre che sportivo, che comporterebbe per la Reggina una retrocessione in Lega Pro.
“Lo spettro della Prima Divisione, inizia ad incutere paura. Ed è giusto si cominici a fare i conti con questa dura realtà perchè a terrorizzare sul serio, a parte l’onta sportiva della retrocessione sul campo, sono le ripercussioni economiche che si abbatterebbero sulla società . Una vera catastrofe“.
Il collega, firma della Gazzetta dello Sport oltre che di Calabria Ora, attacca chi mette davanti la scarsa stima nei confronti di Foti rispetto al bene della Reggina. “E’ bene rilevare – spiega – che in città qualcuno, pur di non vedere più Lillo Foti sul ponte di comando, sarebbe addirittura disposto a barattare una caduta nel limbo dell’ex C1. Un’equazione sbagliata, anche perchè il futuro del presidente, come azionista di maggioranza, non sarebbe legato ad un’evenienza del genere”.
Vitto, poi, traccia un bilancio delle entrate attuali del club amaranto e disegna le dimensioni del danno economico che la Reggina subirebbe con un’eventuale retrocessione. “La Reggina è un club che si autofinanzia. E la maggior parte degli introiti derivano dai diritti televisivi, da qualche sponsor occasionale, dal paracadute di 7,5 milioni di euro che l’anno prossimo non ci sarà più e dai cinquemila abbonati che hanno portato risorse per circa un milione di euro. Un gruzzolo che in Lega Pro verrebbe ridotto dell’80%“.
Esaminate le cifre di quella che sarebbe una tragedia economica oltre che sportiva, Vitto conclude asciutto. “Dunque, una serie B da salvaguardare, costi quel che costi. Poi si tireranno le somme, ma camminando come la lumaca sull’erba del Granillo sarà complicatissimo raggiungere la meta”.
Fonte Calabria Ora
Â
Commenti