Un pari meritato, raggiunto sul finale e dopo una pressione costante durata per tutto il secondo tempo, dovuta anche alla superiorità numerica. La Reggina torna da Agrigento con un punto e sale così a quota 4 in classifica dopo tre giornate.
“La Reggina – l’analisi del collega Gaetano Di Caro per conto di Gazzetta del Sud – sorretta anche nella trasferta un terra agrigentina da un centinaio di tifosi, ha disputato un discreto primo tempo per poi crescere e dominare la ripresa con l’Akragas che ha sofferto e rischiato di pagare a caro prezzo l’inferiorità numerica (espulsione di Marino dopo appena sei minuti della seconda frazione di gioco)”.
Il primo tempo è vibrante, e si chiude con tre reti: “Le due squadre giocano a specchio, ma il 4-3-3 dei padroni di casa è inizialmente più reattivo rispetto a quello dei calabresi. L’ex di turno Salandria, dopo soli cinque minuti, sfiora il vantaggio per l’Akragas. La difesa amaranto non sembra concentratissima e al 15’ subisce il primo gol. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, il difensore Marino con un preciso colpo di testa, batte il portiere Sala. Il ritmo gara è alto e la Reggina cresce con il passare dei minuti. Al 33’ disimpegno errato di Marino e l’attaccante Coralli vince il duello con il portiere Pane che lo stende. L’arbitro Chindemi decreta il rigore che lo stesso Coralli trasforma in maniera perfetta. La parità viene ristabilità . L’Akragas torna ad aggredire l’avversario che si difende con difficoltà . Longo al 38’ calcia da fuori area e impegna Sala. Al 40’ altro svarione della difesa amaranto e secondo gol per i padroni di casa. Ancora Marino da pochi passi, con il destro, spedisce in fondo al sacco un pallone non rinviato dai centrali della Reggina”.
Altro registro nella ripresa: “Reggina ridisegnata dal tecnico Zeman. Al sesto minuti Oggiano s’invola verso la porta dei siciliani e Marino lo sgambetta prima di entrare in area. È fallo da ultimo uomo, rosso per il capitano dell’Akragas. La difesa siciliana, così, barcolla e subisce il pareggio a due minuti dal novantesimo. De Francesco sotto misura supera Pane e il risultato torna in parità ”.
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