Aver centrato il terzo successo esterno consecutivo permette alla Reggina di guardare, con meno affanno, al rush finale della volata salvezza. Volata che, probabilmente, non avrebbe visto immischiati gli amaranto se solo si fossero vinte due delle quattro gare interne disputate nell’ultimo mese al Granillo. Un paradosso che relega alla sofferenza i tifosi e i protagonisti reggini. A Modena la Reggina ha compiuto un autentico blitz tipico, in teoria, delle grandi squadre o di quelle che, con una migliore classifica a disposizione, giocano sul velluto, addormentano il match per cercare di colpire nel momento più opportuno. E la gara ha seguito proprio questo copione, solo il finale lo ha scritto Dario Argento. Con il gol vittoria di Brienza e la rissa nel finale a scrivere la sceneggiatura. Ha indovinato quasi tutto questa volta Roberto Breda lui che, tre giorni prima contro l’Empoli, aveva commesso qualche errore lampante soprattutto in chiave di lettura del match e nella scelta delle sostituzioni. Questa volta, l’idea di irrobustire la mediana, di rendere leggero l’avanti amaranto, di ingabbiare le corsie esterne degli emiliani ha pagato: buona pure la scelta di far giocare Cascione dal primo minuto in una posizione di play-maker basso che nella ripresa si è spesso trasformato in difensore centrale. Così come libero da incarichi è apparso Missiroli, forse non nella sua migliore giornata al Braglia. La Reggina vince proprio a centrocampo il match:perché nemmeno con il tridente Pioli aumenta le sue proiezioni offensive mentre è invece la Reggina che con Brienza in campo e Rizzato a riposo fa intuire che il colpo si può cercare. Adesso per gli amaranto resta da sfatare il tabù Granillo: anche perché i prossimi match casalinghi non sono certo ostici: ad iniziare dal derby bisognerà tornare a prendersi i tre punti in riva allo Stretto. Magari senza la corsa sfrenata al gol, al vantaggio: magari con una calma ulteriore che un successo come quello di ieri può trasmettere. Bisogna vincere e per centrare l’obiettivo serve solo lucidità e calma: non certo frenesia.
V. I.
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