Lunedì 26 luglio, ore 19: è scaduto il termine ultimo per presentare la domanda di ripescaggio in Lega Pro. “Chi non la esibirà entro quella data – aveva garantito il presidente Gravina – farà sicuramente un altro campionato”. Sostanzialmente, quindi, i giochi sono fatti. Le società che ambiscono al professionismo hanno presentato le loro credenziali e seppure i club ammessi alla terza serie verranno annunciati solo il prossimo 4 agosto, le 11 (o 12, qualora il ricorso della Paganese venisse respinto) squadre che riporteranno il format della Lega Pro a 60 ci sono già .
MENO UNO – Andiamo per ordine. Ai posti per i ripescaggi ne va sottratto uno che invece sarà assegnato per riammissione: non solo una sottigliezza riferita al termine ma una differenza enorme e concreta perché in questo caso non è previsto il versamento della tassa da 250.000 euro. Il caso si è verificato in ragione del fatto che lo Sporting Bellinzago, vincitore del proprio girone di Serie D, non si è iscritto e i regolamenti prevedono la riammissione a cascata delle successive pretendenti secondo i punteggi stabiliti dalla LND. Doveva essere la Caronnese ad approfittarne, ma ha rinunciato. Secondo la graduatoria la palla passa al Lecco che è però in crisi economica: dalla città lombarda arrivano voci rassicuranti con l’AD che era segnalato in viaggio per depositare gli incartamenti ma la società bluceleste, al momento in cui scriviamo, non ha comunicato nulla ufficialmente. Qualora il Lecco non avesse effettivamente completato l’iter il “jolly” finirebbe tra le mani del Fano, club che ha contestualmente anche presentato domanda di ripescaggio e così verrebbe invece automaticamente ammesso alla terza serie escludendosi dall’elenco delle possibili avversarie della Reggina. Caso che affronteremo successivamente.
CAPITOLO RIPESCAGGI – Per i 10 posti rimanenti, che ricordiamo potrebbero diventare 11 qualora venisse confermata dal Collegio di Garanzia del CONI l’esclusione della Paganese, è vera e propria bagarre. Premessa: vale il criterio dell’alternanza. Quindi per una società ripescata da quelle appena retrocesse dalla Lega Pro ce ne sarà una che l’anno scorso disputava la Serie D con priorità per le finaliste playoff.,
CHI SI E’ ARRESO – Le sorprese clamorose sono le mancate richieste di ripescaggio del Cuneo (retrocesso dalla Lega Pro), del Campobasso e del Grosseto (Serie D), il cui consulente Nucifora nei giorni scorsi era arrivato addirittura a garantire che i toscani sarebbero stati della partita rivendicando una priorità rispetto alla Reggina. Tra gli altri club che avevano strizzato l’occhio all’opportunità ma non hanno prodotto documentazione ufficiale annoveriamo San Marino, Chieri e Rieti. Tutti disputeranno il prossimo campionato nazionale dilettanti.
CHI E’ IN CORSA – Hanno presentato domanda le seguenti società : Albinoleffe, Racing Club, Melfi e Lupa Roma (retrocesse Lega Pro), Fano, Fondi, Cavese, Olbia (vincenti playoff Serie D), Forlì (finalista perdente playoff Serie D), Reggina, Taranto e Vibonese (semifinaliste playoff Serie D), Monza (fuori dai playoff serie D). Sono 13 per 10/11 posti.
CHI E’ CERTO DELLA LEGA PRO – Le condizioni sono due. La prima, che tutti i club che al momento non hanno comunicato di aver fatto richiesta di ripescaggio non l’abbiano, appunto, poi effettivamente prodotta. La seconda, che gli incartamenti richiesti (fidejussione, agibilità stadio a norma, tassa d’iscrizione e fondo perduto) siano stati prodotti regolarmente. Se entrambi i requisiti dovessero essere confermati (seguendo il criterio dell’alternanza Lega Pro-Serie D) Melfi, Fano, Lupa Roma, Fondi, Racing Club, Olbia, Albinoleffe e Forlì sarebbero già ai nastri di partenza della prossima stagione. Otto in totale, dunque.
CAVESE AGO DELLA BILANCIA – Tra le società aventi diritto prioritario e certe del ripescaggio abbiamo tenuto momentaneamente fuori la Cavese. Stando al primo regolamento pubblicato dalla Federazione in merito ai ripescaggi, tra i fattori ostativi vi erano gli illeciti amministrativi eventualmente compiuti nell’ultimo triennio. La Cavese era stata inadempiente due stagioni fa rispetto agli stipendi dei calciatori e dunque, da regolamento, sembrerebbe fuori dalla corsa. Eppure, la domanda dei campani è stata regolarmente presentata e nelle cronache locali negli ultimi giorni l’eventuale problema veniva individuato altrove e cioè in alcune mancanze riferite allo stadio. Che sono state comunque nel frattempo sanate. Che a Cava sia arrivata notizia di un possibile, probabile cambio di orientamento rispetto ai criteri necessari per i ripescaggi…?
E LA REGGINA? – Se la Cavese dovesse esser ritenuta non idonea al ripescaggio, Reggina e Taranto potrebbero già legittimamente considerarsi in Lega Pro. Sarebbero occupate 8 caselle, ne resterebbero così due libere che sarebbero appannaggio delle due blasonate società . Se invece, contrariamente a quanto stabilito nel precedente regolamento, il Consiglio Federale di domani decidesse di “depenalizzare” l’illecito amministrativo e la Cavese venisse così ripescata a quel punto resterebbe un unico posto. E sarebbe inevitabile battaglia, appunto, tra gli amaranto e i pugliesi.
ULTERIORI POSSIBILITA’ – Non è detto, tuttavia, che se la Cavese dovesse esser ripescata possa esultare solo una tra Reggina e Taranto. Balla, come detto, la situazione Lecco: in attesa di comunicazioni ufficiali, qualora i lombardi non avessero presentato la documentazione (o dovesse esser considerata non regolamentare) scalerebbe appunto il Fano e quindi si libererebbe un ulteriore posto. Infine, potrebbe esserci un ulteriore slot. Essendo passati di recente dalla mancata iscrizione della Reggina Calcio non auguriamo a maggior ragione a nessuna società di non essere ammessa, ma se il ricorso della Paganese dovesse essere bocciato a quel punto, in Lega Pro, ci andrebbero in carrozza la Reggina, il Taranto, e chissà , magari anche la stessa Vibonese se si verificassero tutti gli eventi per lei favorevoli. Ridottissime infine le chance del Monza che sul campo non ha raggiunto neppure i playoff nell’ultimo campionato di Serie D.
Domani il Consiglio Federale, poi l’esame della Covisoc sulla validità delle domande inoltrate, infine il prossimo 4 agosto la comunicazione sulle squadre effettivamente ripescate. E’ il momento decisivo. La Reggina ci crede, mai come adesso.
g.v.
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