Si ricomincia così come si aveva finito: dai giovani. Passano gli anni, passano gli allenatori, ma il progetto no, quello rimane. A dare nuova linfa alla Villese versione 2016/17 il cambio alla guida del settore giovanile. Il nuovo responsabile corrisponde al nome di Alessandro Quarta: ex portiere, tra le altre, di Lecce e Vigor Lamezia, il classe ’77 metterà a disposizione della società neroverde la sua esperienza e la professionalità che lo ha accompagnato negli anni.
“Ho sposato la causa villese – esordisce Quarta – perché ritengo abbia le potenzialità per poter crescere negli anni. L’importante struttura di cui usufruisce la pone sicuramente tra le società più importanti della zona. Quando mi è stata proposta la carica di responsabile del settore giovanile ho subito accettato, perché credo, e ne sono convinto, che questo club possa migliorare sotto il profilo qualitativo e quantitativo”.
Da qui una panoramica sugli obiettivi da raggiungere nel breve-medio termine. “Se dovessimo riuscire a migliorare la qualità del servizio offerto, a partire dal vestiario, continuando con il piano educativo del ragazzo e finendo con lo staff tecnico credo proprio che anche il numero dei ragazzi iscritti aumenterebbe di conseguenza. La gente ha bisogno di tastare con mano la qualità e noi rappresentiamo il prodotto. Per quest’anno cercheremo di confermare e se è possibile aumentare quantitativamente. Servirà pazienza, ma sono pronto”.
E alla base dell’insegnamento (perché è di scuola calcio che si parla) educazione e rispetto. “Voglio portare una ventata di rinnovamento. La mia mentalità si fonda non tanto sul risultato, quanto sulla crescita del ragazzo: a livello comportamentale, tecnico e fisico. Deve essere una crescita a tutto tondo, che investa tutte le componenti. Ho in mente di fissare riunioni mensili con i genitori come interlocutori, per far capire loro qual è il nuovo obiettivo di questa società. Non ci importa vincere nell’immediato, ma costruire per il futuro una base solida. Così facendo i nostri ragazzi nel giro di un paio di anni arriveranno a competere e battersi con chiunque alla pari. La ricerca dei risultati deve passare dalla programmazione del lavoro e noi stiamo procedendo passo dopo passo”.
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