Alla resa dei conti sono numerose le società aventi diritto sportivo a partecipare alla prossima Lega Pro che si sono fatte trovare impreparate dalle verifiche COVISOC. Si aprono nuovi ed ulteriori scenari, dunque, per tutte le società che ambiscono al ripescaggio tra i professionisti.
Andiamo per ordine: il 30 giugno era il termine ultimo per presentare le domande d’iscrizione. Sono tre le società che non l’hanno neppure inoltrata: il Martina, il Lanciano e lo Sporting Bellinzago; il posto di quest’ultima – che aveva vinto il campionato di Serie D – viene preso di diritto dalla Caronnese seconda classificata nel girone.Le caselle libere, dunque, oltre alle note 6 che serviranno per riportare il format da 54 a 60 squadre, salgono a 8.
Tra le società che hanno presentato domanda d’iscrizione, poi, come abbondantemente previsto sono parecchie quelle che hanno allegato alla stessa una documentazione incompleta. Numerosi i problemi riscontrati a vario titolo, dall’assenza di fidejussione all’irregolarità della stessa, fino al mancato soddisfacimento dei requisiti finanziari o strutturali. I club al momento non ammessi dalla COVISOC sono 7: Rimini, Pavia, Paganese, Casertana, Maceratese, Lucchese e Siena.
Due squadre hanno possibilità prossime allo zero di mantenere la categoria: sono il Rimini, che ha visto saltare la trattativa per il passaggio di proprietà e con ciò ha praticamente abbandonato ogni velleità, ed il Pavia che un nuovo presidente ce l’ha ma è al momento al centro delle cronache nazionali per essersi presentato l’anno scorso a Siena tentando l’ingresso in società ma… lo aveva fatto addirittura con un altro nome. E come se non bastasse pochi mesi fa ha rilevato la proprietà del Foligno salvo consegnare la squadra al sindaco un mese e mezzo dopo senza aver onorato neppure un pagamento. I posti liberi per la prossima Lega Pro, salvo clamorose sorprese, sono di fatto già 10.
Situazione complicatissima e che ora dopo ora sta diventando disperata, è quella della Paganese: ai campani viene contestata la regolarità della fidejussione oltre al mancato soddisfacimento di alcuni parametri finanziari. Corsa contro il tempo e chance in netto ribasso per gli azzurrostellati, quantomai vicini a liberare la casella numero 11 nel prossimo torneo.
La Casertana non ha allegato la fidejussione ma la proprietà fa sapere di star operando per porre rimedio nei tempi consentiti, posizione irregolare anche della Maceratese che tuttavia ostenta sicurezza: traballano le speranze di entrambe, casi che andranno seguiti con particolare attenzione e dall’esito tutt’altro che scontato.
Non è finita qui. La Gazzetta dello Sport oggi dà notizia di un caso fidejussioni bulgare in Toscana: avrebbero questa provenienza geografica le garanzie presentate, ma respinte dalla COVISOC, da Lucchese, Siena e Pisa (in serie B). Sembrano tutte situazioni sanabili ma il tempo stringe.
Entro domani, 15 luglio alle ore 19, tutte le società dovranno dimostrare di aver messo tutto in regola. In caso contrario l’esclusione sarà definitiva. Da valutare, infine, la posizione del Como la cui domanda è stata accettata dalla COVISOC ma sulla società pende la richiesta di fallimento che sarà discussa in Tribunale proprio nella giornata di oggi.
Al momento, dunque, è facile prevedere che i posti liberi per i ripescaggi possano essere almeno 11. Ma potrebbero anche esser 12, se non 13. Non è elegante dover approfittare delle disgrazie altrui ma è chiaro che, se così fosse, ci sarebbe un’autostrada verso la Lega Pro per gli amaranto…
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