Finisce Euro 2016 per l’Italia, sconfitta dopo un’infinita serie di calci di rigore dalla Germania, che per la prima volta nella storia prevale e si qualifica ai danni degli Azzurri. Una sfida alla pari, con poche vere emozioni da rete, ma dalla tensione e dall’agonismo evidenti e tangibili. Un’Italia stoica, che dopo aver subito lo svantaggio ha vissuto per la prima volta in questa manifestazione cinque minuti di sbandamento, in cui Buffon ha tenuto viva la partita con un grande intervento. Poi la risposta e il rigore trasformato da Bonucci, che ha condotto le squadre fino al 90′ prima e al 120′ poi, prima dell’epilogo di un’avventura tanto bella quanto inattesa.
Nel primo tempo i combattenti Azzurri tengono testa ai campioni del mondo in carica, senza praticamente mai rischiare. La Germania tiene maggiormente il pallone, ma l’Italia non si lascia schiacciare e prova a ribattere colpo su colpo. Nei minuti finali una buona occasione per parte: al 41′ il cross di Kimmich per Gomez che di testa non inquadra la porta; un minuto dopo Giaccherini scatta sul filo del fuorigioco, effettua un cross tagliato raccolto dalla parte opposta da Sturaro, sulla cui botta di prima intenzione c’è una leggera deviazione che manda il pallone sul fondo. Ripresa più vivace, con i tedeschi che premono a caccia del vantaggio. Su una conclusione di Muller dal limite, è portentoso il salvataggio di Florenzi con un colpo di tacco in acrobazia. Al 20′ si sblocca il risultato: Gomez lavora un pallone sulla sinistra e serve Hector, infilatosi rapidamente in un varco, il quale dalla linea di fondo effettua un cross basso, che deviato, arriva perfetto sui piedi di Ozil che batte Buffon. L’Italia accusa il colpo e rischia il tracollo pochi minuti più tardi, quando Gomez aggancia al limite dell’area piccola un lancio di Ozil e tenta di sorprendere Buffon con un colpo di tacco; splendida e reattiva la parata del capitano italiano, che con una mano devia sopra la traversa. L’intervento prodigioso del portierone Azzurro tiene aperta la contesa e scuote la squadra; Pellè gira al volo un cross di De Sciglio ma non inquadra la porta. Sull’incursione successiva, Boateng salta in area in maniera scomposta e tocca il pallone con un braccio; il direttore di gara indica il dischetto, sul quale si presenta Leonardo Bonucci. Il difensore della Juventus calcia perfettamente superando Neuer che pure aveva intuito il tiro, riportando in parità il risultato al 33′ della ripresa. La nazionale di Conte crede nell’impresa e con Pellè sfiora il vantaggio al 36′, ma la sua conclusione dal limite viene deviata da un difensore e si spegne sul fondo. Al 44′ occasione per De Sciglio che scarica un destro dal vertice dell’area che sfila accanto al palo, dando l’illusione del gol.
Ai tempi supplementari a dominare è la stanchezza: molti calciatori, da una parte e dall’altra, sono allo stremo delle forze, ma continuano imperterriti a correre e lottare, spremendo fino all’ultima goccia di energia. Draxler ha una chance all’inizio del secondo extra-time, ma da buona posizione calcia sopra la traversa. Il risultato non cambia e la sfida si risolve ai rigori.
Tra i primi dieci rigoristi, vanno a segno solo in quattro: Insigne e Barzagli per l’Italia, Kroos e Draxler per la Germania; tra gli italiani Zaza spara alto, Pellè calcia a lato e Bonucci stavolta si fa parare il tiro; tra i tedeschi Muller è fermato da Buffon, Ozil lo spiazza ma centra il palo, mentre Schweinsteiger manda in curva il primo match-ball per la Germania. Ad oltranza si diventa più precisi: segnano Giaccherini, Hummels, Parolo, Kimmich, De Sciglio e Boateng; al nono rigore per l’Italia, Darmian conclude debolmente e Neuer para, mentre Hector sul penalty successivo segna, anche se Buffon quasi ferma il pallone, che gli sfila sotto al corpo. I campioni del mondo fanno festa, solo lacrime invece nel clan italiano, uscito da questi Europei a testa alta.
Domenica ultimo quarto di finale: la Francia sfida la sorpresa Islanda, pronta a mietere un’altra vittima illustre dopo aver già preso la testa dell’Inghilterra.
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