Giornata intensa e ricca di emozioni a Euro 2016, con ben quattro incontri che hanno emesso quasi tutti i verdetti riguardanti i gruppi C e D. Doppio 1-0 di Germania e Polonia che avanzano a braccetto; impresa della Croazia che supera in rimonta i campioni in carica della Spagna, i quali falliscono un rigore con Ramos; vittoria dell’orgoglio per la Turchia che elimina i cechi e spera nel ripescaggio. Nonostante la sconfitta contro i tedeschi, l’Irlanda del Nord è già certa di essere tra le migliori quattro terze, esattamente come la Slovacchia dall’alto dei suoi 4 punti. Giornata a tinte ‘viola’: a segno tre calciatori che rappresentano il presente e il passato recente della Fiorentina, ovvero Gomez, Blaszczykowski e Kalinic.
Gruppo C – Tra Germania e Irlanda del Nord si gioca ad una porta sola, i tedeschi prendono a pallonate i britannici, i quali tuttavia resistono all’asfissiante assalto teutonico subendo una sola rete, grazie ad un McGovern strepitoso. Il risultato finale di 1-0 sta stretto alla nazionale di Low, a cui comunque interessavano principalmente i tre punti. McGovern si esibisce in due ottimi interventi su Muller e Gotze; ancora Muller scatenato, sfiora il secondo palo con un insidioso diagonale, poi lo coglie in pieno con un colpo di testa. Alla mezz’ora azione tedesca in verticale, Gomez tocca per Muller che si trova davanti un muro e non può tirare; restituisce a Gomez (esultante a sinistra) che trova invece il varco per sbloccare il risultato. Poco dopo continua la giornata storta di Muller che con un destro al volo centra la traversa. Tra i legni e un super McGovern, la Germania chiude il primo tempo avanti di un solo gol. Nella ripresa è Gotze ad ingaggiare un duello con il portiere dell’Irlanda del Nord, autentico baluardo che evita un’umiliante disfatta alla sua nazionale; l’attaccante tedesco impegna McGovern due volte in un minuto, poi tocca a Khedira dalla lunga distanza fare i conti con il portiere nordirlandese. Gomez si divora di testa la palla del raddoppio spedendola sul fondo; ha l’occasione per riscattarsi ancora di testa, trovando lo specchio della porta ma anche McGovern attento. Dopo una gara dominata in lungo e in largo, la Germania vince solo 1-0 e si aggiudica il primo posto del girone per differenza reti; Irlanda del Nord terza è rimasta in attesa di conoscere il proprio destino solo per poche ore: grazie alla vittoria della Turchia nel gruppo D, ha infatti ottenuto il passaggio del turno.
Contro l’Ucraina già eliminata, la Polonia vince 1-0 e si guadagna meritatamente il passaggio del turno; nonostante il destino fosse già segnato, gli ucraini hanno venduto cara la pelle cercando di vincere l’incontro. Due nitide occasioni per la Polonia nei primissimi minuti sciupate clamorosamente: prima è Milik lanciato in velocità a calciare addosso al portiere, poi è Lewandowski che riceve palla in posizione favorevole, ma calcia alto, un errore non da lui. Si sveglia l’Ucraina che per due volte va vicina alla rete: prima Zozulya viene murato da un difensore, poi Yarmolenko lanciato a rete non inquadra lo specchio sull’uscita del portiere. Nella ripresa Zinchenko di testa sfiora la traversa, ennesimo gol sbagliato dagli ucraini, che stavolta vengono puniti: al 9′ Milik in verticale serve Blaszczykowski (a destra); l’ala della Fiorentina finta il tiro di destro, rientra sul sinistro e calcia a giro sul secondo palo, lasciando Pyatov impietrito. L’Ucraina accusa il colpo e la Polonia sfiora il raddoppio subito dopo con la conclusione fuori di un soffio di Kapustka. Alla mezz’ora Milik di testa manda a alto; impreciso poco dopo anche l’ucraino Zozulya che sfiora il palo dal limite; ultima chance per agguantare il pareggio sui piedi di Rotan, il quale calcia dalla lunga distanza, trovando l’ottimo intervento di Fabianski a salvare la porta e il risultato. La Polonia, seconda del girone per differenza reti, affronterà agli ottavi la Svizzera; l’Ucraina saluta invece mestamente l’Europeo.
Classifica finale: Germania 7 (+3), Polonia 7 (+2), Irlanda del Nord 3, Ucraina 0.
Gruppo D – Una Croazia entusiasmante supera in rimonta la Spagna, che dopo il vantaggio sembrava potesse dilagare, ma che invece sull’1-1 ha anche fallito un calcio di rigore. Partita bella e avvincente, mai noiosa, con i croati scesi in campo in formazione rimaneggiata per scelta del C.T. Cacic, il quale decide di non rischiare i calciatori in diffida. Sembra una mossa azzardata: la Spagna è in formazione titolare, parte alla grande sulla spinta di Iniesta e la verve di Morata, e al 7′ trova il vantaggio proprio con lo juventino, che finalizza al meglio un’azione nata dalla verticalizzazione di Silva e dal diagonale di Fabregas sull’uscita del portiere, con il pallone che probabilmente sarebbe terminato in rete anche senza tocco di Morata, il quale sale a 3 reti raggiungendo Bale. Sembra il preludio ad una goleada da parte delle Furie Rosse; invece la Croazia ricca di talenti, molti dei quali provenienti dal campionato italiano, gioca con intelligenza e grinta, mantenendo in bilico l’incontro. Su un pallone perso dalla difesa iberica, Kalinic prova la botta dalla distanza, guadagnando solo un corner dopo la risposta di De Gea; il portiere spagnolo la combina grossa al 14′, perdendo palla sul pressing di Kalinic e servendo Rakitic; il centrocampista del Barcellona effettua un pallonetto che bacia la traversa e si stampa sul palo interno. Scampato il pericolo, la Spagna si riaffaccia in avanti con David Silva che ci prova da fuori, impegnando severamente il portiere Subasic. La Croazia è viva, ha capito di poter colpire in qualunque momento, e ci riesce allo scadere del primo tempo: Perisic ubriaca Juanfran sulla sinistra e crossa, Kalinic sfugge alla marcatura di Sergio Ramos e con un colpo di tacco gira in rete il pallone che vale il pareggio. Nella ripresa gli spagnoli vogliono riprendersi il match: Morata con un fendente manda il pallone sopra la traversa; Ramos su corner non inquadra la porta. La Croazia si rende pericolosa con il talentuoso Piazza, che prima cerca il gol-capolavoro in rovesciata, poi in dribbling salta quattro avversari e finisce a terra in area tra le proteste, ma il direttore di gara dice che è tutto regolare. Pochi minuti dopo finisce a terra David Silva, forse sgambettato in corsa da un difensore croato, e stavolta l’arbitro indica il dischetto; Sergio Ramos si incarica della trasformazione, ma il suo tiro è centrale e viene respinto da Subasic, forse avanzato un po’ troppo nell’occasione. Quando sembra inevitabile il pareggio, che agli spagnoli andrebbe comunque bene, la Croazia colpisce a sorpresa: è il 42′, i croati ripartono di rimessa, Kalinic avanza palla al piede e vede la sovrapposizione di Perisic a sinistra; l’ala dell’Inter penetra in area e calcia un sinistro diabolico sul primo palo, beffando un De Gea disastroso (croati festanti nell’immagine principale). Ultima chance al 95′ per la Spagna, ma il diagonale di David Silva è respinto sulla linea da Perisic. Finisce con il successo della Croazia che vince il girone, mentre la Spagna si piazza al secondo posto e sarà l’avversaria dell’Italia agli ottavi di finale.
L’orgoglio della Turchia salta fuori nel momento giusto e la nazionale di Terim vince la sua prima partita, eliminando la Repubblica Ceca e rimanendo in corsa per il ripescaggio tra le migliori terze. Al 10′ i turchi passano in vantaggio: discesa sulla destra di Mor e cross per la girata vincente di Burak Yilmaz che fredda Cech. Reazione immediata dei cechi, con Sivok che di testa centra la base del palo; due chance per Kaderabek per agguantare il pari: prima è bravo il portiere turco a respingere, poi da buona posizione manda fuori. Prima dell’intervallo la staffilata di Plasil mette in difficoltà Volkan, costretto a respingere in angolo. Ancora il portiere turco protagonista nella ripresa sul tiro di Darida. Quando il forcing della Repubblica Ceca sembra stia portando a qualcosa di concreto, arriva la doccia fredda: 20′, Topal riceve palla in area e la difende, scarica indietro per Tufan, il quale calcia di prima intenzione trovando uno spiraglio tra palo e portiere. Una rete che fissa il risultato sul 2-0 e segna il destino dei cechi, i quali tirano i remi in barca nel finale; per i turchi al triplice fischio parte la festa: la possibilità di rientrare tra le migliori terze esiste, ma si dovrà attendere l’esito degli ultimi due gironi.
Classifica finale: Croazia 7, Spagna 6, Turchia 3, Repubblica Ceca 1.
Mercoledì 22 giugno si completa la fase a gironi di Euro 2016 con le ultime due gare dei gironi E ed F. Alle 18, per il raggruppamento F, Islanda-Austria e Ungheria-Portogallo, con i lusitani che rischiano addirittura l’eliminazione; alle 21 si completa il gruppo E, con Svezia-Belgio e Italia-Irlanda.
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