Giocare per il paese o la città in cui si vive è quanto di più gratificante possa esserci. Quanto hai fantasticato sul tuo futuro con addosso quella maglia? Non importa la categoria, non importa il blasone, non importa il denaro. Nulla equivale al fascino di quei colori, che senti tuoi, che sono tuoi.
Carmelo Dimaio ha dato tanto alla Bagnarese e la Bagnarese ha dato tanto a Carmelo Dimaio, come in una relazione che si rispetti. Hanno gioito insieme, ma hanno anche “pianto” insieme. Perchè dopo cinque anni in cui si dà il cuore per una maglia, per la maglia del tuo paese, è inevitabile che ogni partita assuma per te un significato speciale. “Lascio Bagnara per motivi di lavoro – dichiara il talentuoso esterno – La società ne era al corrente già dalla passata stagione, quando a marzo, fui costretto a lasciare per seguire un corso di preparazione”.
“Bagnara è casa mia – continua Dimaio – e in cinque anni ho conosciuto dei ragazzi fantastici. Il ricordo più bello mi giunge dall’annata in cui sfiorammo l’Eccellenza, perdendo la finalissima contro lo Scalea, autentico protagonista del campionato di quest’anno. Fummo ripescati dalla Prima Categoria e ci presentammo ai nastri di partenza con ragazzi di Bagnara, eccezion fatta per Spanti, con cui ho stretto un rapporto fraterno, e Marte, che ci lasciò a stagione in corso. Ogni weekend giocavamo con al seguito dalle 300 alle 400 unità . Era davvero uno spettacolo!”.
Poi un pensiero a chi lo ha aiutato parecchio, sul campo, nel suo percorso di crescita. “Devo molto a Tonino Denaro. Era uno che in campo non mi faceva molti complimenti, ma negli spogliatoi riusciva a trasmettere la giusta grinta a tutta la squadra”.
Dimaio ha lasciato Bagnara e la Calabria, ripartendo dal Nord come molti suoi coetanei. Chissà che quel pallone che per anni ha inseguito non chiami anche lì…
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