Il countdwon scorre inesorabile, mentre il cuore batte sempre più forte. Venerdì 24 e sabato 25 giugno, due date che qualsiasi tifoso amaranto ha già segnato in rosso sul proprio calendario: la Reggina dell’88 e la Reggina del 99 tornano in città, e si sfideranno al Granillo in una serata da brividi ed occhi lucidi.
ReggioNelPallone, sito partner dell’evento ideato da Leggende Amaranto e Chisti Simu, realizzerà una serie di interviste ed approfondimenti, che giorno dopo giorno avvicineranno i lettori a questo imperdibile abbraccio con la storia. In questo terzo appuntamento è il turno di Vincenzo Attrice, anch’egli presente al Granillo già lo scorso anno.
Per Attrice cinque campionati in amaranto, di cui l’ultimo con la fascia da capitano al braccio.
Nato ad Arzano (Napoli) il 25 Settembre 1963
Con la Reggina dal 1986 al 1991; 166 presenze e 7 reti
REGGINA COME UNA SECONDA CASA – Sono già stato a Reggio Calabria lo scorso anno, rivedere i miei compagni è stata un’emozione unica. A Reggio siamo arrivati ragazzini e siamo andati via da uomini, per noi è stata una casa più che una città.
OCCASIONE PER RINASCERE – Anche essendo lontano ho seguito molto la Reggina in questi anni. Quando verrò a Reggio toccherò con mano personalmente la realtà che si è creata; ma Reggio non merita questo. Sono contento che ci sia grande entusiasmo per questo evento, ed oltre che dare una mano economicamente a chi ne ha bisogno spero che riusciremo ad avvicinare nuovamente il popolo alla Reggina.
IL GIORNO PRIMA DI PERUGIA… Ci sono tante situazioni che ricordo nei due anni passati con Scala. Non potrò mai dimenticare il giorno prima dello spareggio, Onorato non si allenava come il mister voleva e Scala venne dritto verso di me: “Se Onorato non si allena come deve, domani non gioca”. Ma eravamo un gruppo unito, una seconda famiglia.
LA SERIE A SOLO SFIORATA- Quello che ricordo con meno felicità è stato lo spareggio contro la Cremonese. Non ho alcun rimpianto perché ai rigori si sa quello che può succedere ma il dispiacere più grande è stato vedere tutti quei tifosi amaranto che sono venuti al nostro seguito, tornare a Reggio senza la serie A; comunque sia sembrava non gli importasse più di tanto, anzi cantavano, cantavano più di prima. Davvero unici.
“FORZA REGGINA!” – Non so se riuscirò a giocare bene perché l’età si fa sentire, ma venire a Reggio e stare in panchina sarebbe da pazzi. Darò tutto me stesso per farcela e spero facciano lo stesso anche i miei compagni. Il pubblico reggino merita tanto. Spero di vedere lo stadio gremito di bandiere amaranto e il tifo inneggiare unicamente all’urlo di Forza Reggina!.
Giorgia Rieto
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