“Ho fatto un salto qui per salutare mia madre”. Risponde così Nunzio Zavettieri alla Gazzetta del Sud che lo raggiunge telefonicamente a Roghudi dove l’ex tecnico del Bari è in vacanza. C’è il suo nome tra quelli presi in maggiore considerazione per la panchina dell’US Reggina che assai difficilmente vedrà la conferma di Ciccio Cozza.
“Ci tengo a dire che da parte mia c’è grande stima del Direttore Martino e del presidente Praticò che con grandi sacrifici è riuscito a salvare il calcio a Reggio. Non ho ricevuto nessuna telefonata, ad oggi. Qualche club mi ha già contattato invece ma voglio scegliere con calma un progetto serio”. Così Zavettieri fa il punto sul suo futuro prossimo e non chiude le porte agli amaranto. Anzi, da tifoso qual è, le spalanca.
“Nel 1988 studiavo a Perugia e andai a vedere lo spareggio con la Virescit, un anno dopo con una Citroen due cavalli andai a Pescata per seguire la banda Scala nello sfortunato spareggio con la Cremonese. La Reggina- riassume – è la mia squadra del cuore e mi auguro torni presto tra i professionisti”.
Una Reggina che Zavettieri ha già incontrato da avversario nell’ultima stagione amaranto in B, quando insieme all’altro ex Alberti guidava il Bari. All’andata, battesimo del campionato, visse il bagno di folla del Granillo. “Si giocava la gara inaugurale, rimasi impressionato dai tifosi amaranto che cantarono dal primo all’ultimo minuto. Quella sera, pur essendo sulla panchina barese, mi sono commosso”.
Se son rose fioriranno, insomma. Intanto Zavettieri ribadisce la sua fede amaranto e tende la mano alla Reggina.
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