“Un piccolo passo per un uomo, un grande passo per l’umanità”.
Ci siamo battuti sin dall’inizio …dopo la fine….. mentre qualcuno, evidentemente avverso “politicamente” storceva il muso…. “Sono amici di questo e di quello” diceva e ancora dice e dirà…. aggiungendo anche: “e poi… Reggio Calabria o Reggina è a stessa cosa”, i signori “sottuttoio”, tra mancanza di cultura calcistica e malafede… Sicundu mia tutti e dui!
“Reggina“, dopo “Mamma” è la parola più bella per il tifoso amaranto, non c’è alcun Presidente che la può fare propria, nessun dirigente… e nessun lecchino o galoppino la può snobbare….. la parola “Reggina” appartiene di fatto SOLAMENTE al POPOLO di REGGIO. E IL REGGINO LO SA!
“Un piccolo passo per un uomo, un grande passo per l’umanità” è stato fatto. Nel nome adesso appare questa parolina magica, molto familiare, non ce ne voglia il presidente o i dirigenti, ma senza questa parola… avremmo portato avanti il nostro dissenso all’infinito. Mi ndi futtu! Perchè?….. ma perchè… “La Mamma è Mamma e non cunfundìmu i cosi…” dicono da sempre i fratelli Micalizzi chi ‘a Reggina l’hannu ‘nto cori…
Ma adesso c’è da fare un altro passo, quello decisivo; quello che tutte le squadre “cadute” come la Reggina (chi prima …altri dopo) hanno fatto: CONTINUARE LA CORSA DELLA STORIA E NON RICOMINCIARNE UN’ALTRA! Guardate, per fare un esempio, dal 1914 è come una corsa a staffetta, dove il testimone se lo passano tutte le generazioni… ognuno corre dentro questo stadio gremito e ognuno difende i propri SIMBOLI, COLORI, NOMI….. SEMPRE GLI STESSI!
Il TESTIMONE me lo ha passato mio padre che l’ha preso da mio nonno…. io sto correndo con ORGOGLIO col testimone in mano che ha il profumo del sudore di mio padre mentre all’orizzonte intravedo mio figlio…. DATEMI LA POSSIBILITA’ DI DARGLIELO! ….ma VOGLIO DARGLI questo stesso legnetto, questo stesso TESTIMONE che ho ricevuto con AMORE dalla mano grandissima di mio padre, che con lo stesso AMORE mi ha “lanciato” nella volata: vi prego: NON FERMATE QUESTA CORSA; fate per favore in modo che anch’io allo stesso modo possa lanciare mio figlio che vedo lì all’orizzonte …in attesa della mia mano col testimone: NON FERMATE QUESTA CORSA …CHE DURA DA 102 ANNI.Vi prego…. NON FERMATELA….per ricominciarne un’altra.
DateCi e dateVi la soddisfazione di passare quel testimone… quello stesso che i nostri padri, sudati per quanto hanno “corso” con AMORE ci hanno donato…. e mentre ce lo davano, aspettando che lo afferrasssimo… sorridevano fieri d’AMORE…. con lo stesso identico AMORE VOI e NOI… lo daremo ai nostri figli…. e cosi via… anzi… e così sia!
Alfredo Auspici
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