Per provare a fare chiarezza sulle reali chance di ripescaggio è necessario partire dalle certezze: ci sono al momento 6 posti liberi e saranno destinati – in alternanza – ai club retrocessi dalla Lega Pro e a quelli provenienti dalla Serie D; tra questi ultimi avranno priorità i vincitori dei playoff e, successivamente, qualora rimanessero posti liberi, le finaliste perdenti. Alla voce certezze può esser aggiunta la tassa di 250.000 euro da versare a fondo perduto, significativo deterrente per numerose realtà che hanno così preannunciato di voler rinunciare a questa opportunità tirandosi fuori dalla corsa al calcio professionistico.
Sono tanti però i paletti posti dalla Federazione (illeciti sportivi/amministrativi, mancanza di strutture, aver già usufruito di ripescaggi in passato) che escluderanno o penalizzeranno numerose società che ambiscono alla Lega Pro.
* QUI TUTTI I POSSIBILI ESCAMOTAGE E LE DIVERSE INTEPRETAZIONI AL REGOLAMENTO SUI RIPESCAGGI
RIPESCAGGIO CLUB DI SERIE D – PRIMA FASE
La priorità è per le 9 società che hanno vinto i playoff dei rispettivi gironi di Serie D: Caronnese, Lecco, Campodarsego, Correggese, Gavorrano, Fano, Olbia, Fondi e Cavese.
La Caronnese ha difficoltà con i criteri infrastrutturali, il Lecco è ad un passo dal fallimento e le ultime notizie parlano di un raduno organizzato per sabato di fronte al Comune per chiedere spiegazioni: in questa situazione trovare i 250.000 euro necessari sembra impresa disperata. Il Campodarsego ha perplessità per la somma da versare a fondo perduto, così come la Correggese che peraltro ha già usufruito di un ripescaggio nel 2013 e perderebbe la priorità. Il Gavorrano ha reso noto che non onorerà la tassa prevista, escludendosi così dalla corsa. Il Fano avrebbe tutti i requisiti pronti ma il presidente ha definito, “iniqua e immorale” la tassa prevista e così salvo ampliamento della compagine societaria non sarebbe interessato alla chance.
Tre squadre invece hanno fatto sapere di essere già pronte con gli assegni in mano: il Fondi ha già praticamente celebrato la Lega Pro sui social, l’Olbia programma il professionismo e ha dato inizio ai lavori allo stadio d’intesa con il Comune, poi c’è la Cavese che ha però un grosso problema. I campani, infatti, hanno subito una penalizzazione nel 2014 per vertenze con i calciatori e sarebbero dunque esclusi. La società era diversa e l’attuale presidente Campitiello proverà a far valere le proprie ragioni ma le speranze cavesi stando al regolamento sono ridotte al lumicino.
Così, delle 9 aventi diritto in prima chiamata 2 sono praticamente certe della Lega Pro, le altre 7 hanno possibilità da alte (Fano) a nulle (il Lecco). Presumibile, dunque, non si vada oltre – al massimo – le 3 ripescate.
RIPESCAGGIO CLUB SERIE D – SECONDA FASE
Arruolabili in seconda battuta anche i nove club che hanno disputato la gara finale nei rispettivi gironi. In ordine di graduatoria (fonte: corriereadriatico.it): Lavagnese, Frattese,Montecatini, Torres e Forlì (a pari merito), Francavilla e Campobasso (a pari merito), Belluno e Seregno. Quanti di questi faranno domanda? Escluse Frattese e Torres per il coinvolgimento nel calcioscommesse, Francavilla, Seregno e Montecatini per i rispettivi stadi, la Lavagnese ed il Belluno che hanno già rinunciato, occhio invece a Forlì e Campobasso, che ha appena conosciuto l’ingresso in società dell’ex patron della Salernitana Aliberti.
Terminata questa fase, qualora rimanessero ancora posti disponibili, rientrerebbero in gioco tutti i club che non hanno centrato la finale playoff. Tra quelli che ambiscono al ripescaggio, oltre alla SSD Reggio Calabria, il Taranto, il Grosseto, la Vibonese e la Triestina.
* IL PUNTO SULLE RETROCESSE DALLA LEGA PRO CHE AMBISCONO AL RIPESCAGGIO
* REGGIO E IL RIPESCAGGIO: IN 27 DAVANTI AGLI AMARANTO, MA…
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