Sul tema della giurisprudenza sportiva, l’avvocato Cesare Di Cintio è un’istituzione. L’argomento caldo, nell’universo calcistico tricolore, sono i ripescaggi nelle categorie professionistiche ed in particolare in Lega Pro considerati i posti liberi già determinati dal ritorno al format a 60 squadre.
I criteri che stabiliranno l’ordine di priorità tra le aventi diritto a presentare domanda e le condizioni di esclusione da questa possibilità sono stati resi noti nella giornata di ieri. TLP ha contattato così l’avv. Di Cintio per commentare quanto stabilito. “Personalmente sono soddisfatto, infatti, sono stati recepiti i principi per cui ci si è battuti con Pro Piacenza, Pro Patria e Renate avanti a Collegio di Garanzia e Tar Lazio: ritorno a 60 unità e sblocco dei ripescaggi”.
Regolamento severo che escluderà molte società dalla corsa ai ripescaggi. “E’ stato dimezzato il ‘fondo perduto’ ma sono stati adottati criteri severi: non potranno concorrere al ripescaggio tutte le società incorse in sanzioni di natura economica. Inoltre, nei casi di illecito sportivo, non vi è nessuna distinzione tra responsabilità diretta e oggettiva: entrambe vengono punite con l’esclusione dai ripescaggi. Infine è stata confermata un’ennesima limitazione, relativa all’articolo 6: nulla da fare per quelle società che annoveravano tra le proprie fila tesserati che hanno infranto il divieto di effettuare scommesse”.
Montagna irta di ostacoli da scalare per chiunque vorrà rientrare tra i professionisti. “Certamente qualche squadra potrebbe non esser soddisfatta dei criteri assunti dalla FIGC – conclude Di Cintio a Tuttolegapro – tuttavia rimangono di competenza della medesima”.
La corsa alla Lega Pro è appena iniziata…
* IL PUNTO SULLE CHANCE RIPESCAGGIO AMARANTO
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