“Alla finale playoff accede la Cavese, ma in campo il divario di 12 punti esistente tra le due squadre non si è notato. Le due formazioni hanno dato vita ad una buona partita, e solo gli episodi, leggi anche buona sorte, hanno fatto pendere l’ago della bilancia dalla parte della Cavese“. Comincia così, sull’edizione odierna de La Gazzetta del Sud la disamina del collega Eugenio Canora, relativa alla semifinale playoff del Simonetta Lamberti.
Riguardo gli incidenti del pre-partita, vengono tirati in ballo anche i tifosi amaranto, i quali, secondo Canora, avrebbero provocato la reazione degli avversari. “La scintilla è scoccata dopo che i tifosi amaranto della Curva Nord del Lamberti hanno lanciato in campo botti e fumogeni, provocando la reazione di alcuni sostenitori della Cavese del settore distinti…La cosa poteva finire lì, ma intanto dall’altra parte del campo, in Curva Sud, gli Ultras della Cavese riuscivano a forzare un cancello. Una volta entrati in campo sono riusciti, indisturbati, a percorrere tutto il campo venendo quasi a contatto con i reggini avventatisi sulla recinzione“.
Tornando ad esaminare il calcio giocato, viene messa in risalto la prodezza di D’Anna che ha sbloccato il punteggio (“gran botta di destro nell’angolino alto alla sinistra di Licastro“), ma anche la clamorosa opportunità sciupata da Forgione, che “tutto solo calcia su Conti in disperata uscita“. Dopo aver riacceso le speranze con Oggiano (“bel pallonetto a scavalcare Conti“), secondo il collega “la Reggina prova a giocare all’arma bianca, ma commette l’errore di cercare con insistenza il lancio lungo per Tiboni, che non riesce mai a rendersi pericoloso“.
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