Continuano a trascorrere i giorni che porteranno un pezzo di storia a Reggio Calabria tra poco più di un mese: il 25 giugno al Granillo si affronteranno Reggina ’88 e Reggina ’99.
Tutti i Figli di Pianca, come ormai consuetudine, ha intercettato uno degli artifici della compagine che 17 anni fa portava per la prima volta la città dello Stretto nell’olimpo del calcio: Paolo Ziliani.
Il difensore inizia subito a scherzare con il trio Auspici-Polimeni-Ielasi in merito al gol di Ferrante il 13 giugno a Torino che condusse momentaneamente i granata sull’1-1: “Io ero appostato sul palo e il pallone mi scavalcò, ma sinceramente non mi aspettavo quella traiettoria. La colpa lì non è mia comunque, è di Giacchetta che lo marcava (ride, ndr)“.
Questo lo spirito che animava anche quel gruppo, testimoniato da un’amicizia che andava oltre il campo di gioco: “Difenderò sempre i miei compagni, quella è stata la mia famiglia e mai la tradirò. La famiglia che, tutti uniti, formavamo noi con i tifosi. Se non ci fossero stati loro in quella stagione avremmo fatto fatica nel raggiungere l’impresa, ci davano il 50% della forza”.
Poi non può mancare, giustamente, un appello alla gara del 25 giugno: “Il Granillo deve essere pieno, non tanto per noi quanto per lo scopo principale dell’evento, aiutare l’Hospice. Per quanto riguarda noi calciatori, rivedersi e rivivere quella stagione è un sogno. Quelli dell’88 corrono ancora? Non mi interessa – scherza Ziliani – noi vogliamo vincere, non tanto perchè siamo più giovani, ma perchè siamo più indiavolati, come nel ’99”.
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