Lo diciamo da giorni: è, indubbiamente, la gara dell’anno nel girone G di Seconda Categoria. Di fronte prima contro seconda, Scillese contro Ravagnese, distanziate da ben tre punti (CLICCA QUI per la presentazione della gara): due risultati su tre per i locali, uno solo per gli ospiti, che vincendo aggancerebbero i biancazzurri e si giocherebbero il tutto per tutto nello spareggio in campo neutro.
Per l’occasione RNP ha intercettato il mister del Ravagnese, Francesco Api, concentratissimo sulla partita di domenica: “Questi 90 minuti hanno un’importanza fondamentale per tanti motivi, non perdere è importante per tanti motivi. Al di là del primo posto, con una sconfitta rischieremmo di farci scavalcare dalla Bovese perdendo anche la seconda posizione. E’ un rebus, bisogna stare accorti e preparare la partita con tranquillità . D’altra parte io sono abbastanza tranquillo, ho fiducia nei ragazzi e credo si possano ottenere i tre punti, nutrendo sempre il massimo rispetto per una compagine come la Scillese”.
La Scillese appunto, prima da sola e con due risultati su tre a disposizione per assicurarsi la promozione. Oltre che sostenuta, in casa, da un pubblico che si riverserà in massa al Comunale: “Ci sarà aria di festa e tanto entusiasmo, sicuramente, ma sarà proprio questo a dover aumentare in noi le motivazioni. Spero che in qualche mio calciatore non possa sortire l’effetto contrario. In merito alla Scillese, non posso dire di essere sorpreso del campionato portato avanti. Ad inizio anno tutti davano noi per favoriti, ma le altre squadre partivano in sordina senza fare proclami. Sicuramente non mi sarei aspettato una sfida così decisiva all’ultima giornata ma, se loro sono davanti, vuol dire che hanno fatto meglio. Entrambe meriteremmo la Prima Categoria e vanno fatti solo i complimenti: a noi, alla Scillese, alla Bovese ed anche all’Archi. Proprio per questo, giustamente, non faremo drammi qualora non dovessimo vincere: ci saranno i playoff ed è da lì che proveremo a salire”.
L’analisi si sposta dunque sul torneo, che ha visto proprio le prime tre dare spettacolo: “Se devo essere sincero dalla nostra parte forse è mancata fortuna in alcune circostanze. Per vincere i campionati ci vuole bravura ma anche quel pizzico di buona sorte che non guasta mai. Di episodi fortunati però, non ricordo di averne avuti e questo avrà anche fatto la sua parte”.
In ultimo, una considerazione. Un dato che, qualora andasse in porto, rappresenterebbe una piccola gioia. Se mister Api dovesse vincere il campionato, infatti, raggiungerebbe la sua terza promozione consecutiva in tre anni: “A livello personale sicuramente è una grande soddisfazione. Io ho fatto il mio ma è anche vero che tutto è stato possibile per chi mi è stato dietro, società San Giorgio prima e Ravagnese ora, e calciatori”.
Persona modesta e umile mister Api. E’ con l’umiltà che si raggiungono i risultati: lui, nonostante la giovane età , lo sa bene, e quanto finora dimostrato in panchina ne è l’esempio.
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