Giocate tra martedì 5 e mercoledì 6 aprile le gare di andata dei quarti di finale di Champions League. Risultati in bilico ovunque, ribaltabili nei 90′ di ritorno; tanti i colpi di scena e campioni ‘croce e delizia’.
Nel derby spagnolo tra Barcellona e Atletico Madrid sono gli ospiti a partire meglio, trovando al 25′ il gol del vantaggio con Fernando Torres lanciato a rete da Koke. Dopo aver sbloccato il risultato, è lo stesso Niño a complicare la vita ai Colchoneros, rimediando un doppio giallo in sei minuti. Il Barcellona sfrutta nella ripresa la superiorità numerica, assediando la difesa biancorossa che resiste fino al 18′, quando un tiro sporco di Jordi Alba viene corretto in rete dal Pistolero Luis Suarez. Lo stesso attaccante uruguaiano si rende poi protagonista di un brutto gesto, liberandosi con una manata delle marcatura di Filipe Luis; l’arbitro estrae solo il giallo e Suarez può così continuare a giocare, trovando al 29′ il gol del sorpasso con una splendida incornata (nell’immagine principale) su cross con il compasso di Dani Alves. Finisce 2-1 e al “Vicente Calderon” la prossima settimana potrà accadere di tutto.
Sembra una sfida già segnata tra Bayern Monaco e Benfica, ma a sorpresa i bavaresi chiudono i primi 90′ con un solo gol di vantaggio. L’inizio è promettente, con Arturo Vidal che sblocca il risultato dopo appena due minuti (l’esultanza nell’immagine a sinistra), ben servito da Bernat. Sembra l’avvio di una goleada, mentre invece, per i rimanenti 88′ più recupero, l’undici di Guardiola spara a salve; le Aquile portoghesi portano a casa un’insperata sconfitta di misura che lascia aperta la porta delle semifinali, anche se nel match di ritorno mancherà la principale bocca da fuoco dei lusitani, Jonas, il quale sarà squalificato a causa del giallo rimediato nella ripresa.
Al “Parco dei Principi” va in scena la sagra degli errori tra Paris St. Germain e Manchester City; l’incontro termina 2-2 lasciando ai Citizens un piccolo vantaggio in vista del ritorno. Dopo un quarto d’ora Ibrahimovic si incarica di battere il penalty decretato dal direttore di gara, ma il portiere inglese Hart indovina l’angolo e intercetta il tiro (nell’immagine a destra, lo svedese al momento di scoccare il tiro). Il City attende l’errore degli avversari per colpire e così avviene al 38′: il Paris perde palla a metà campo, Fernandinho serve De Bruyne colpevolmente solo e il belga batte Trapp sull’uscita. Gli inglesi sono però generosi e appena tre minuti dopo restituiscono il favore: Hart appoggia il pallone a Mangala, il quale non si avvede dell’arrivo alle sue spalle di Ibrahimovic, che intercetta il rinvio del difensore insaccando di rimpallo il gol del pareggio. Al 14′ della ripresa Cavani prolunga un pallone calciato dalla bandierina e sul secondo palo Rabiot ne approfitta, portando in vantaggio il PSG. Ibra sfiora la terza rete centrando l’incrocio dei pali, e sulla ribattuta Cavani in acrobazia non trova la porta. Il City trova il pareggio al 27′ con Fernandinho, bravo ad approfittare del pasticcio difensivo di Thiago Silva e David Luiz che si ostacolano a vicenda, lasciando all’avversario l’opportunità di firmare il definitivo 2-2, ricco di rimpianti soprattutto per i parigini.
Certamente il risultato più clamoroso di questa ‘due giorni’ è giunto dalla “Wolkswagen Arena” di Wolfsburg, dove i ‘Lupi’ biancoverdi, all’esordio nei quarti di finale di Champions League, hanno avuto la meglio sul Real Madrid per 2-0. Dopo un gol annullato per fuorigioco a Cristiano Ronaldo, i tedeschi ottengono al 18′ un calcio di rigore, trasformato con freddezza, nonostante il peso specifico del pallone, da Ricardo Rodriguez (nell’immagine a sinistra, il difensore spiazza il portiere Navas). Il Real tramortito dallo svantaggio sbanda paurosamente in difesa, incassando al 25′ il raddoppio del Wolfsburg, con il traversone basso di Bruno Henrique girato in rete con una spaccata da Maximilian Arnold. Come se non bastasse il doppio svantaggio, Zidane perde Benzema per infortunio prima dell’intervallo; nella ripresa CR7 e Bale non trovano il guizzo per riaprire la partita, che termina con il successo a sorpresa dei tedeschi. Visto questo risultato, aumentano i rimpianti per la Roma, eliminata da un Real Madrid non insuperabile; per la sfida di ritorno servirà un atteggiamento decisamente diverso per tentare una grande rimonta.
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