Come all’andata è ancora il minuto 94 a decidere il derby tra Palmese e Reggio Calabria: al Granillo il mattatore fu Zampaglione, è oggi De Marco a far esplodere il settore ospiti e regalare tre punti vitali per la rincorsa playoff amaranto. Gara povera di emozioni fino al gol-partita, grande nervosismo in campo e strepitoso spettacolo sugli spalti da parte delle due tifoserie per l’inaugurazione del Lopresti. Il colpo sul morale neroverde può essere fortissimo, a mister Dal Torrione il compito di rialzare i suoi.
LA GARA – Storia. E’ questa la parola che rimbalza senza sosta a Palmi, animando una giornata destinata a rimanere nella memoria popolare neroverde. Riapre i battenti lo stadio Lopresti, rinnovato nel terreno da gioco (bellissimo) e sugli spalti, proprio nel giorno in cui gli amaranto sfidano la Palmese in una partita che, entrati nella volata della stagione, inevitabilmente indirizzerà il senso del rush finale delle rispettive squadre.
Tutto in un giorno: Palmi ribolle di una passione che ha, tuttavia, anche forti connotati reggini. La corsa playoff non susciterà eccessivo entusiasmo in riva allo Stretto ma l’innato senso di identità amaranto scrive un’altra, l’ennesima, pagina memorabile con un esodo quantificabile in oltre 500 unità . Lopresti esaurito in ogni ordine di posto ma sono i padroni di casa a metabolizzare nel migliore dei modi il suggestivo impatto emotivo imponendo in avvio un ritmo infernale, insostenibile per la SSD Reggio ma anche per gli stessi uomini di Dal Torrione che dopo 15′ inevitabilmente calano.
La prima frazione è un susseguirsi di lanci, agonismo, errori, principi di rissa, scarsissimo spettacolo. Tre sussulti allo scialbo copione: il primo è della Palmese quando Saturno al 10′ si gira in un fazzoletto e scheggia il palo alla destra di Licastro, gli altri due (30′ e 40′) sono amaranto; prima Bramucci riesce a coordinarsi per un sinistro destinato sotto la traversa sul quale Barillà è super, poi Tiboni arriva in spaccata su un cross di Maesano ma mette di un soffio a lato. Sacrosanto il pari di un primo tempo che ha visto le rispettive tifoserie uniche ed assolute protagoniste.
Non c’è cambio di ritmo in avvio di ripresa. La prima mossa è di Cozza che richiama Foderaro, scelto in luogo dello squalificato Oggiano, per inserire il nuovamente sacrificato Zampaglione nella speranza di ottenere un maggiore brio offensivo dei suoi. Il cambio a 10′ dalla fine di Bramucci con De Marco ha la stessa finalità . Resta soltanto un intento, assolutamente inevaso dagli amaranto incapaci di calciare una singola volta nello specchio della porta avversaria. Almeno fino al minuto 93 quando la storia, di questa giornata, improvvisamente cambia.
Punizione dalla trequarti, l’ultima preghiera. Ingorgo in area palmese, l’intera SSD Reggio Calabria a caccia della rete-vittoria, i neroverdi a protezione di un risultato vitale: qualcosa nel meccanismo difensivo non funziona e De Marco tutto solo trova sulla testa la palla della gloria che spedisce in fondo al sacco.
La gara si chiude nella sua corsa folle verso il settore ospiti esploso di gioia: si aggrappa alla rete di protezione De Marco che celebra così il suo primo guizzo in campionato circondato dai suoi compagni; dopo Zampaglione arriva lui per rendere amarissimi, come nella gara d’andata, i minuti finali della Palmese. Il derby è, di nuovo, amaranto.
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