L’attenzione, in riva allo Stretto, è unicamente rivolta al raggiungimento della posizione utile per una qualificazione ai playoff. Questa la via percorribile, nelle intenzioni, per ottenere il ritorno al calcio professionistico.
Il presidente della Lega Pro Gravina ha più volte sottolineato, fin dal momento del suo insediamento, la ferma intenzione al ritorno al format a 60 squadre per la terza serie, contro le attuali 54. Ci sarebbero, dunque, 6 posti in più da riempire per gli organici del prossimo campionato, una prospettiva che ha restituito interesse alla disputa dei playoff di Serie D come via, appunto, per un accesso indiretto al professionismo.
Le parole del presidente della Pro Patria, dott. Nitti, ai colleghi di tuttolegapro.com, tuttavia gettano forti ombre su questa possibilità , paventando un accordo già esistente tra i club di terza serie per chiedere nel corso del prossimo consiglio federale il blocco delle retrocessioni. Sarebbero così le stesse società di Lega Pro ad approfittare del ritorno a 60 squadre. “Il 15 marzo avrà luogo il consiglio federale della FIGC, in cui la Lega Pro mostrerà la volontà delle proprie squadre di bloccare le retrocessioni”, ha assicurato Nitti.
Qualora non fosse questa la soluzione adottata, i club chiederanno, “in subordine,  di avere un criterio già oggi chiaro di riempimento del format a 60. Tutti i club son concordi, anche quelle di alta classifica che non hanno interesse diretto. E questo ci dà molta fiducia perché vuol dire che stiamo combattendo una battaglia giusta”.
Una volontà unanime delle società di terza serie potrebbe assumere grande rilievo, la possibilità di una soluzione avversa alla Serie D è concreta.
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