Aurora dal cuore immenso, Locri sfortunatissimo nel finale. Ne è uscita fuori una partita elettrizzante e dall’esito incerto, che alla fine ha visto i ragazzi di Ferri e Minniti firmare quella che va considerata una vera impresa. Ai biancazzurri va dato atto di non aver sofferto di alcun timore reverenziale contro un avversario di livello assoluto, mentre gli amaranto, al di là della grande pressione esercitata nel finale e delle due clamorose palle gol non concretizzate per un soffio, hanno pagato a caro prezzo i primi venti minuti della ripresa, nei quali si sono fatti soprendere dai padroni di casa.
NERVI TESI- Che il match sarà una battaglia, lo si capisce dopo soli 3 minuti. Passano appena 3′ ed ecco materializzarsi la prima emozione, Artuso e Gattuso vengono alle mani all’altezza del cerchio di centrocampo, ed il signor Milone fa capire subito di voler mantenere in pugno la situazione, estraendo il rosso diretto ad entrambi. I cartellini, stavolta gialli, continuano a fioccare anche nei minuti successivi, mentre la capolista si protrae alla ricerca del vantaggio ed i locali difendono con ordine cercando al contempo pericolose ripartenze. All’11’, gli ospiti sfiorano la rete su schema da calcio piazzato: Casisa indirizza una insidiosa conclusione verso Marcianò, con Giovinazzo che intercetta e sfiora il palo destro. Il predominio jonico, si concretizza al 28′. Casisa indirizza un delizioso cross poco fuori il vertice destro dell’area di rigore, lo stacco e l’elevazione di Iervasi sono perfetti: la sfera bacia il palo più lontano prima di schizzare in fondo alla rete, il capitano festeggia la dodicesima rete stagionale andando ad esultare insieme ai numerosissimi Ultras locresi.
AVVIO FULMINANTE– La ripresa, vede subito in campo un’altra Aurora, che pareggia immediatamente con un’azione praticamente identica a quella del gol del Locri. Postorino pennella un perfetto traversone dal fronte destro, su cui Wisniewski non sbaglia, mettendo la sfera alle spalle dell’incolpevole Macrì grazie ad un efficace colpo di testa. Sulle ali dell’entusiamo i reggini costringono la capolista all’interno della metà campo, ed al 4′ ci vuole tutta la bravura del pacchetto arretrato jonico per salvare su Postorino, pronto a concludere in porta dopo uno splendido fraseggio lungo l’out di sinistra del duo Livio Vazzana-Wisniewski. Tre minuti più tardi, Cangeri conclude sull’esterno della rete, al termine di un’azione insistita nel cuore dell’area piccola. Carella intuisce che i suoi stanno rischiando grosso, ed allora inserisce Papaleo e Giovanni Libri, i quali riescono a far riprendere fiato ai compagni, ed al contempo a creare insidie ai padroni di casa. Al 14′ proprio il bomber ex Cittanovese e Roccella, pescato sul filo del fuorigioco, conclude in diagonale verso l’angolo più lontano, eludendo la disperata uscita di Marcianò: il nuovo vantaggio locrese sembra cosa fatta, ma Leo Favasuli salva l’Aurora, indirizzando la sfera in corner giusto prima che la stessa oltrepassassi la fatidica riga bianca.
LA CAPOLISTA SBATTE SULLA TRAVERSA- Gli scenari si capovolgono nuovamente. La capolista ora vuole i tre punti ad ogni costo, i biancazzurri locali indietreggiano e soffrono. Papaleo ci riporva al 29′ con una esecuzione da posizione defilata, costringendo ad un difficile intervento Marcianò, reattivo nel rifugiarsi in angolo. Il forcing amaranto porta ad una lunga sequela di calci d’angolo, ma il “fortino” dell’Aurora regge l’urto. Nel primo dei cinque minuti di recupero, l’ultima occasionissima targata Locri. Giovinazzo lavora un ottimo pallone ai limiti dell’area e spalle alla porta serve lungo la corsia di destra lo sgusciante Agostino, con quest’ultimo che in piena area manda la sfera a stamparsi sulla parte alta della traversa.
Finisce 1-1, con meritati applausi da una parte e dall’altra. L’Aurora si è confermata una realtà di questo girone B di Promozione, per il Locri la mente è già rivolta al derby di domenica prossima col Siderno, che potrebbe davvero valere un intero campionato…
Pasquale Imbalzano
Commenti