Monta la polemica tra l’ASD Reggio Calabria e le Istituzioni. Alla durissima lettera pubblicata domenica dall’ASD Reggio Calabria, nella quale venivano accusate in modo esplicito Provincia e Comune per l’abbandono dei ragazzi del settore giovanile a seguito dei noti problemi con le strutture, ha risposto il Sindaco Falcomatà nella giornata di ieri con una nota stampa.
Il primo cittadino di Reggio ha sottolineato di non aver mai fatto alcuna promessa ed invitato l’ASD Reggio a dimostrare la propria sostenibilità economica paventata quest’estate all’atto dell’iscrizione.
Oggi, sulle colonne della Gazzetta del Sud, arriva anche la risposta del Presidente della Provincia, Giuseppe Raffa. “Foti ha versato gli arretrati che doveva, adesso stiamo pianificando il futuro secondo quanto previsto dalla legge. La Provincia non parteggia nè per Foti nè per Praticò, ha una sola stella polare: la legge, appunto. Stiamo valutando se esistono ancora i presupposti per dare una concessione in continuità del centro sportivo a Foti, altrimenti si farà un bando pubblico. L’iter burocratico è in corso”.
Questo il breve commento rilasciato al quotidiano cartaceo, ma il pensiero del presidente della Provincia era stato più articolato in un’intervista concessa a Strettoweb. “per l’ennesima volta mi trovo costretto a rispondere ad accuse infondate – le parole di Raffa – Innanzitutto ci tengo a precisare che noi non abbiamo mai fatto promesse che non avremmo potuto mantenere, siamo stati chiari fin da subito. Praticò parla ancora del Sant’Agata ma già in numerose occasioni ho spiegato che non è una scelta politica, noi non possiamo prendere il Sant’Agata toglierlo a uno e darlo a un altro perchè ci sta più simpatico. E’ una questione di norme e regolamenti, una questione burocratica”.
Più chiaro, inoltre, a cosa si riferisca Raffa quando parla della legge da rispettare nel caso specifico. “Ammesso e non concesso che la Reggina Calcio non abbia le carte in regola per rinnovare la concessione, noi comunque in futuro dovremmo fare un bando pubblico aperto a tutti, non potremmo certo assegnarla alla nuova Reggina di Praticò o a chiunque altro. E non perchè non vogliamo, ma perchè ci sono norme e regolamenti ben precisi in tal senso regolamentati dall’ordinamento italiano a cui noi ci atteniamo”.
Raffa riassume così il suo pensiero. “Quello che sfugge è che, come purtroppo in tutto nella società di oggi, servono i soldi: anche gestire il Sant’Agata richiede certi investimenti, e in caso di eventuale bando noi ovviamente potremmo decidere di concedere il Centro Sportivo al miglior offerente, a chi verserà di più. E poi ovviamente dovrà sobbarcarsi anche tutta la gestione. E’ una struttura importante, patrimonio della città, che la Reggina ha valorizzato negli anni dando lustro a tutto il territorio”.
La partita è più che mai aperta.
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