Partenza doverosa da Possanzini, indimenticabili gli anni magici che il calciatore nato a Loreto ha fatto vivere a Reggio. Per molti “il brasiliano”, per tutti una maglia amaranto gonfiata dal vento che fece innamorare una città. Arrivato nel 1998 dal Varese da carneade qualunque si guadagnò la stima degli addetti ai lavori con 9 gol in serie B riuscendo ad esser uno dei protagonisti, se non il protagonista assoluto nella memoria popolare, della prima storica promozione in A. Pochi, ma pesanti come il piombo, i gol realizzati nella stagione successiva nella massima serie: lo squillo al Dall’Ara di Bologna che regalò la prima vittoria in A alla Reggina ed il sinistro dal limite dell’area che ammutolì San Siro fissando il risultato tra Inter e Reggina sull’1-1. La stagione 2000-2001 segnò l’addio a Reggio Calabria. Undici presenze ed una sola rete, seppure segnata in una gara storica per il calcio italiano: Reggina-Inter 2-1 con furibondo sfogo di Lippi, allora tecnico nerazzurro, nel dopo gara. In quella gara, “il Possa”, realizzò la rete del pareggio all’ultimo minuto del primo tempo rispondendo alla zampata del solito Recoba. Dopo pochi minuti nella ripresa, poi, disegnò l’assist che Marazzina trasformò nello splendido gol del raddoppio. Dopo qualche mese la Reggiina definì lo scambio con la Samp che prevedeva il ritorno in amaranto di Davide Dionigi. Il commovente abbraccio regalatogli dal Granillo nella gara di andata dimostra come, anche a distanza di dieci anni, ciò che Possanzini ha fatto per la Reggina sia ancora scolpito nei cuori dei tifosi amaranto.
Passiamo ad un altro ex, ovvero Emiliano Bonazzoli. L’attaccante di Asola, cresciuto nel settore giovanile delle rondinelle, esordì nel Brescia nella stagione 1998 -1999 in serie B con sole 5 presenze senza mai andare in rete. Più fortunata la stagione 1999-2000 condita da dieci goal in 35 partite stabilendo quello che, ancora oggi, rimane il suo record personale. Arrivato a Reggio nella stagione 2003 in comproprietà dal Parma riuscì, con i suoi 7 goal, a salvare la Reggina confermandosi bomber dedito al sacrificio e dai goal pesanti. Bonazzoli, così, guadagna il riscatto per l’anno successivo non ripagando, però, la grande fiducia che città e società avevano riposto in lui: 2 miseri goal in 24 presenze nel 2004, 8 in 35 gettoni nella stagione successiva.
Infine Davide Baiocco. Il centrocampista perugino arrivò a Reggio nella stagione 2003 – 2004. Ottimo il suo impatto sul campionato ma la bontà delle sue prestazioni non rimase tale per tutto l’arco della stagione, anno in cui finisce addirittura per perdere il posto da titolare in mediana. Non venne confermato e lasciò lo Stretto nella stagione successiva.
Antonio Luvarà
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