Nome, storia, identità . Tiene banco l’interrogativo intorno al nome Reggina, cui legittimamente l’ambiente amaranto tende e aspira per proseguire il proprio ultracentenario percorso sportivo. Sono mesi, giorni, ore di fermento su tematiche sensibili: quale sarà la futura denominazione dell’ASD Reggio Calabria? Potrà ereditare nome e storia della Reggina?
Con lo scopo di far luce sull’argomento, ReggioNelPallone.it ha contattato uno dei massimi esperti di diritto sportivo in Italia, l’Avv. Cesare di Cintio. Noto al grande pubblico per esser frequentemente ospite delle emittenti nazionali, assiste a livello legale società sportive, federazioni e leghe, dirigenti sportivi, allenatori, atleti nonché agenti sportivi sia per problematiche avanti gli organi di giustizia ordinaria che sportiva. Dal 2012 – Di Cintio – è altresì docente del Corso di Economia e gestione delle imprese sportive presso l’Università di Castellanza.
Avvocato, proviamo a mettere ordine partendo dal principio. L’ASD Reggio Calabria ha ottenuto la possibilità di iscriversi direttamente alla Serie D in quanto ha ereditato, formalmente, la storia sportiva cittadina a seguito della mancata iscrizione della Reggina Calcio. E’ corretto?
Esattamente. Ma è necessario fare una precisazione. Rispetto a quanto accaduto nelle altre piazze quanto sta accadendo in riva allo Stretto costituisce un caso unico poiché la vecchia società , pur non avendo completato l’iscrizione, è ancora in vita…
E resta in vita a prescindere dalla mancata disputa dei campionati agonistici.
L’affiliazione non decade. Mi risulta che la Reggina Calcio stia continuando il proprio percorso a livello giovanile e, dunque, esiste ed è viva nell’ambito della FIGC. La società  resta tale e mantiene anche il suo numero di matricola.
La sopravvivenza della Reggina Calcio implica il fatto che l’ASD Reggio Calabria non potrà mai ereditarne fattivamente la storia?
Blasone e palmares – campionati disputati ed eventuali trofei – restano sempre ascritti alla Reggina Calcio fino a quando essa esiste. Le altre società hanno ereditato la storia del precedente club quando, appunto, questo ha cessato l’attività . La Reggina Calcio è un club che ha un’attività in corso, un bilancio, un patrimonio, un valore: parte di esso è appunto costituito dalla sua storia, che resta tale e resterebbe tale anche qualora il club decidesse di riprendere l’attività agonistica in futuro.
Esiste un limite massimo di tempo entro il quale un club deve esercitare attività agonistica per mantenere l’affiliazione?
No, la discriminante per mantenere affiliazione e tutto ciò che ne consegue come detto, da storia a blasone, è l’esistenza del club in oggetto.
Al momento, però, questa prospettiva non è d’attualità e la rappresentante del calcio reggino è a pieno titolo l’ASD Reggio Calabria che mira, legittimamente, al cambio di denominazione. Qualora la Reggina Calcio continuasse il proprio percorso, sarebbe impossibile per il nuovo club chiamarsi “Reggina”? Magari anteponendo un “FOOTBALL” o un “SOCCER”, giusto per fare degli esempi…
Non mi sento di escluderlo. Ad oggi, con la Reggina Calcio in vita, mi sento di escludere soltanto che l’ASD Reggio Calabria possa ereditarne la storia. Per quanto riguarda il nome, anche al fine di garantire alla città di avere una squadra in campo agonistico con la denominazione storica, sarebbe necessario uno slalom tra le norme: non esiste un precedente giurisprudenziale, è difficile dare una risposta certa in merito ma non mi sento di scartare questa possibilità .
Sostanzialmente, possiamo considerare l’ASD Reggio una candidata ad ereditare la storia della Reggina e in quanto tale ha avuto la possibilità di iscriversi alla Serie D. Le altre realtà hanno potuto completare questo tipo di operazione andando ad acquistare marchio e blasone delle società fallite. Così non è a Reggio Calabria. Quella storia, fino a che la Reggina Calcio continuerà ad esistere, sarà sua, tanto che faccia attività giovanile quanto qualora dovesse tornare a fare calcio agonistico.
Commenti