Se ad un tifoso amaranto così, senza pensarci, pronunci la parola “Emiliano”, non può non venire in mente lui, il Bomber, Emiliano Bonazzoli. Uno degli attaccanti più forti passati dallo Stretto, 45 gol tra 2003 e 2005 in Serie A e tra 2009 e 2012 in B che lo fanno il quarto miglior marcatore della storia amaranto. Oggi, per il suo compleanno, RNP ha deciso di raggiungerlo telefonicamente per porgergli gli auguri e fare quattro chiacchiere sul presente e sul passato in riva allo Stretto.
Tante le dimostrazioni di stima dei tifosi, così come dimostrano i like sulla nostra pagina Facebook, a testimonianza di ciò che il centravanti di Asola ha lasciato a Reggio e ai reggini: “Grazie a voi e a tutti i reggini per gli auguri e per l’affetto. E’ una grande soddisfazione essere ancora ricordato ma anche per me sarà impossibile dimenticare loro. Gli anni vissuti lì sono stati fantastici e costellati da momenti bellissimi”.
Di momenti, di certo, ne ricordiamo tanti sia nella sua prima parentesi che nella seconda in B. Qual è però, per Bonazzoli, il momento più bello vissuto a Reggio: “Volendo fare una distinzione tra Serie A e B diciamo nel primo caso il gol nello spareggio di Bergamo. Arrivai a Gennaio quell’anno e riuscimmo a compiere una grande rimonta nel girone di ritorno che ci portò alle due gare contro l’Atalanta e alla conseguente permanenza nella categoria. Nella mia seconda esperienza non posso ovviamente non citare la fantastica stagione con mister Atzori, una cavalcata che purtroppo terminò male. Inutile negare che brucia ancora quella gara di Novara che avrebbe potuto aprire altri palcoscenici alla società e al suo futuro ma, indipendentemente da questo, ci divertimmo molto quell’anno e facemmo divertire anche i tifosi”.
Cosa fa l’ex attaccante amaranto adesso? Dopo la breve avventura a Siena (14 presenze e 5 gol) è da poco approdato al Cittadella: “Sono rimasto in Lega Pro trasferendomi in una società che ha fatto dieci anni di B. Visto il campionato fin qui condotto l’augurio è di poterci ritornare quest’anno, perlomeno questo è l’obiettivo mio e della società ”.
E agli amaranto, cosa augura Bonazzoli alla neonata società del Presidente Praticò? “Sono informatissimo circa le vicende della squadra, la seguo sempre dal vostro sito come sui giornali. Leggo i risultati e mi piace vedere chi segna. La speranza mia, così come quella dei tifosi, è che possa ritornare il prima possibile nelle categorie che le competono, non merita né la D e neanche la Lega Pro. Le difficoltà iniziali di quest’anno sono in parte giustificate: quando si crea una squadra nuova da zero è normale incontrare qualche problema. I dirigenti sono stati bravi a trasformare questi primi ostacoli in modo positivo, gli ultimi risultati possono far sperare in una rimonta”.
Come detto prima Bonazzoli ha dato tanto alla città di Reggio e la città di Reggio ha dato tanto a Bonazzoli. La sua carriera da calciatore, lo dicono le 37 primavere, guarda all’orizzonte, ma chissà che il bomber del Cittadella non voglia ancora calcare per qualche altro anno il terreno di gioco, magari quello del Granillo: “La mia decisione su un’eventuale ritiro è rimandata a giugno. Non so se finirò quest’anno, da vincitore magari, o continuerò. I miei dubbi, più che dal fisico, provengono dalla mente: se la testa mi dirà ancora di andare avanti, lo farò. Un ritorno a Reggio? Chissà . Il problema è sempre quello, potrei anche dire di tornare salvo poi non avere più le forze mentali per farlo. A questa età bisogna pensare giorno per giorno, mai dire mai…”
Al di là della battuta finale, che non apre né chiude completamente ad ogni possibile scenario, ciò che Bonazzoli ha lasciato in riva allo Stretto è sotto gli occhi di tutti. I gol ma non solo. C’è il legame con un ambiente ed una città che resterà a dispetto del tempo.
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