Undici partite fa, l’ASD Reggio Calabria cadeva a Frattamaggiore. Era la sesta sconfitta nelle prime 11 gare disputate, la quinta consecutiva in trasferta. Era il punto esclamativo su un avvio di stagione che immaginare più complicato sarebbe stato difficile anche per il più pessimista dei tifosi.
Il bilancio totale, drammatico: dodicesima posizione in classifica, 13 punti (4 vittorie, un pari e appunto 6 ko), 13 gol fatti e 15 subiti.
Dieci partite dopo gli orizzonti sono ribaltati. Le classifiche parziali non assegnano premi né promozioni ma quando riflettono un periodo medio-lungo, e 10 partite possono esser considerate tali, restituiscono la fotografia di un trend assolutamente affidabile.
Prendendo in esame le ultime 10 gare – pressoché metà stagione quando quasi tutte le squadre del girone I hanno disputato 21 partite totali fino ad oggi – la classifica vede in testa le stesse 4 formazioni (Frattese, Cavese, Siracusa, Reggio Calabria) ma mescola le posizioni.
E’ bene chiarire che nell’esame non sono state prese in considerazione le ultime 10 giornate di campionato ma le ultime 10 gare giocate dalle singole squadre, al netto dei turni di riposo imposti dal girone a 19 formazioni.
Davanti a tutti – nel periodo indicato – ci sono gli amaranto di Ciccio Cozza, appaiati alla Frattese, entrambe a quota 22 punti: 6 vittorie e 4 pari per il Reggio Calabria, 7 vittorie, 1 pari e 2 sconfitte per i campani. In questo periodo la squadra dello Stretto ha rosicchiato 2 punti al Siracusa (20 totali) e 3 alla Cavese (19 totali). Staccate, e di molto, le altre avversarie. Chi ha fatto meglio è il Noto, al pari dell’Aversa, con 14 punti (-8 sull’ASD Reggio) seguite da Leonfortese (prossima avversaria, domenica in trasferta) e Gelbison con 13.
Interessante anche il dato sui gol fatti e subiti. Nel periodo preso in esame l’ASD Reggio è andata a rete 16 volte (meglio solo Frattese con 21 e Cavese con 17) mentre ha raccolto 7 palloni dal “sacco” (meglio il Siracusa con 6 ed il Due Torri con 4, ma la squadra di Venuto ha totalizzato appena 2 gol fatti…). I dati che emergono dall’analisi sono sostanzialmente tre.
In dieci gare l’ASD Reggio Calabria ha superato 8 squadre (Due Torri, Palmese, Vibonese, Roccella, Sarnese, Gragnano, Leonfortese e Aversa) compiendo un balzo encomiabile, ma ora deve far i conti con la parte più difficile della scalata.
Nello stesso periodo, durante il quale gli amaranto hanno fatto meglio di tutti, hanno rosicchiato relativamente poco alle battistrada che conservano ancora un margine rassicurante e con questo trend saranno difficilmente raggiungibili.
La crescita è oggettiva, provata, certa. L’ASD Reggio è una realtà del campionato. Deve crescere sul piano offensivo (ha segnato 14 gol in meno del Siracusa, 11 e 7 in meno rispetto a Frattese e Cavese) ma è – finalmente – una squadra complicata da affrontare. Quali obiettivi siano concretamente raggiungibili è ancora prematuro stabilirlo, ma si può guardare con fiducia al prosieguo del campionato.
Per raggiungere la vetta c’è bisogno di un miracolo sportivo, è chiaro, la sostanza non è cambiata ma la candidatura avanzata dagli amaranto per esser quantomeno la mina vagante ai playoff (nella speranza che contino davvero qualcosa) è autorevolissima. Ed è già un traguardo significativo, considerate le premesse…
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