Si volta pagina in casa Gallico Catona, archiviata la sconfitta (la terza per mister Ripepi) contro la Cittanovese. Ha pesato come un macigno aver giocato in 10 per quasi tutta la gara, giallorossi autentica bestia nera per i reggini in cui tra l’altro è rimasto all’asciutto, dopo ben tre turni consecutivi, Leo Gatto.
Si chiede maggiore continuità di rendimento alla compagine di Salvatore Ripepi, anche il giovane manico sta maturando un’esperienza utilissima soprattutto in prospettiva. E’ una compagine che ha il pregio e il difetto di essere dipendente dalle prestazioni del “tenore” Leo Gatto anche se ci sono altre individualità di spessore tecnico e tattico come Andrea Penna, Libri, Oliveri, Calarco, Marco Cormaci. Non si può abbassare la guardia, si deve essere sempre al top per intensità e concentrazione, in Eccellenza non sono ammesse distrazioni di sorta.
Il nuovo corso targato Ripepi, ben assistito dal preparatore atletico Quartuccio e dal preparatore dei portieri Antonio La Ruffa, sta dando buoni risultati nonostante la sconfitta di Cittanova. Sette incontri, 12 punti, nove reti fatte e nove subite. E’ un momento delicato della stagione, garantito il minimo (conferma della categoria ed è già  un notevole risultato), si punta ad un posto playoff. E  domenica test interno contro una delle big del torneo, il Castrovillari del tecnico Franco Viola. Un altro scontro verità per il Gallico Catona, si prevede il pienone al Lo Presti, all’andata finì 2 a 2. Castrovillari vice capolista che insegue lo Scalea a due punti ed è avanti di cinque punti dal Comprensorio. Il team di De Dieco è in serie utile da nove turni, 21 punti totalizzati. Società fra le più longeve, Franco Viola è il tecnico della svolta, ha letteralmente trasformato il complesso supportato anche dai nuovi arrivati. Musacco e Opoku sono i terminali offensivi, 19 reti in due. Castrovillari, autentica favorita per il promo posto, rischia contro Cormaci e compagni di interrompere la serie utile? Domenica a fine gara lo sapremo con certezza.
                                                                                 Giuseppe Calabrò
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