Reggino di nascita, bagnarese per essere precisi. Cosimo Forgione, uno degli acquisti del mercato invernale amaranto, è risultato tra i migliori nel pari di ieri in quel di Sarno. Il centrocampista ex Hinterreggio, diventato papà qualche settimana fa, è stato ospite di Tutti i Figli di Pianca su Radio Touring.
Passati in vantaggio con Zampaglione, gli amaranto si sono fatti raggiungere a fine prima frazione da una punizione di Di Capua: “Punto guadagnato o perso? Le occasioni ci sono state e abbiamo giocato una buona gara – afferma Forgione – ma il rammarico per non aver vinto ovviamente resta”.
Per fortuna davanti non corrono. Il Siracusa ha riposato e la Cavese ha pareggiato in casa contro lo Scordia. Solo la Frattese ha vinto a Rende, nel finale: “E’ un campionato strano, le tre di testa non stanno volando: la Frattese è si una sorpresa ma Cavese e Siracusa non sono poi quelle super potenze di cui si parla. Come organico, probabilmente, la più pericolosa è il Siracusa, soprattutto se si guarda al potenziale offensivo che possiede. In quanto a noi, perchè è in casa nostra che dobbiamo prestare attenzione, non resta che continuare la striscia positiva. Non bisogna fallire soprattutto in casa e con squadre alla portata. Senza dimenticare che le tre di testa verranno tutte al Granillo, lì si decide tanto. Per come la vedo io possiamo arrivare lassù, conseguire una serie di risultati utili consecutivi aumenta la consapevolezza nei propri mezzi e si entra in campo con una certa mentalità in campo”.
Adesso subito il derby contro il Roccella, che verrà affrontato senza la presenza di Zampaglione e Maesano, squalificati: “La loro assenza è un problema perchè sono tra i più importanti in campo. Speriamo nel rientro di Tiboni, è molto importante per noi, lavora tantissimo per la squadra”.
Arrivato a dicembre, si è inserito in punta di piedi nei meccanismi del gioco amaranto, debuttando subito a Vallo della Lucania: “Che tipo di centrocampista è Forgione? Sono un recupera palloni, più di quantità che di qualità , e a cui piace l’inserimento senza palla”.
La sua carriera però, parte dalle giovanili della Reggina Calcio: “La stagione della prima squadra che ricordo in modo particolare? La Reggina di Mazzarri. Ero nei giovanissimi in quel periodo, facevo il raccattapalle e seguivo praticamente tutte le partite. E’ un ricordo sicuramente piacevole quello, erano gli anni della Serie A”.
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