Il calcio è uno sport strano, una scienza inesatta, smentisce se stesso di giorno in giorno, ribaltando in un istante ogni possibile certezza acquisita fino al secondo precedente. Accade quindi, in questo mondo folle e appassionante, di incrociare squadre in forma smagliante, concrete e funamboliche che vincono facile contro chiunque, salvo poi ritrovarle un mese più tardi svogliate, depresse e prive di qualunque entusiasmo. Può accadere questo come l’esatto contrario, e succede più spesso di quanto si creda, nell’universo ‘pallonaro’, in cui i valori vengono sovvertiti quasi con la velocità uno schiocco di dita.
In Eccellenza vi sono due squadre partite con determinate ambizioni, che mai hanno avanzato apertamente la propria candidatura alla vittoria finale, ma che per i consistenti investimenti estivi, erano annoverate dagli addetti ai lavori tra le sicure favorite. E i risultati, almeno inizialmente, davano ragione a tali addetti. Si tratta di Cittanovese e Gallico Catona, due squadre che dopo il promettente inizio, hanno sbandato dalla retta via, finendo in un vortice di risultati negativi che ha portato entrambe ben oltre l’orlo della crisi.
La Cittanovese, arrivata a questo torneo di Eccellenza dopo una splendida cavalcata in Promozione, era partita in questa stagione arricchita di elementi di qualità ed esperienza, inseriti sul blocco già collaudato; dopo un inizio promettente, qualcosa ha iniziato a incrinarsi. Il primo a pagare è mister Giovinazzo, il quale a fine ottobre è stato esonerato, dopo aver raccolto 9 punti in 7 partite, lasciando il posto a Francesco Ferraro, un lusso per la categoria. Ma anche l’ex-allenatore dell’Hinterreggio non porta il cambio di marcia sperato: 6 punti in 6 partite, frutto di due successi, di cui uno arrivato contro la Taurianovese; troppo poco, e a questo punto la situazione si fa delicata. Quartultimo posto in classifica, e un organico che sta subendo una mezza rivoluzione, per tentare di aggiustare una stagione nata con ben altre attese.
Situazione abbastanza analoga capitata anche al Gallico Catona. In estate erano giunti nuovi soci che avevano portato tecnico e calciatori in grado di far fare ai rossoblù quel salto di qualità solo sfiorato nelle due precedenti stagioni. La situazione pare ottimale fino a fine ottobre, quando il Gallico Catona, secondo e ancora imbattuto, riceve lo Scalea capolista; lo 0-0 lascia l’amaro in bocca a Penna e compagni, e, forse per puro caso o forse no, da quel momento si inceppano gli ingranaggi: a Paola arriva la prima sconfitta, seguita a ruota da una seconda, in casa contro l’Isola. Alla vigilia della trasferta di Cutro arrivano a sorpresa le dimissioni del tecnico De Leo; con mister Ripepi in panchina, il Gallico Catona ottiene i tre punti, ma le difficoltà tornano; e mentre molti degli elementi cardine fanno le valigie, arrivano altre due sconfitte contro Sersale e Trebisacce che sprofondano la squadra a metà classifica. La dirigenza si è prontamente mossa sul mercato, riportando anche a casa Leo Gatto, per lasciarsi alle spalle un periodo tremendo: 3 punti raccolti nelle ultime 5 partite, con solo 3 gol fatti e 9 subiti. La squadra che appena una quarantina di giorni fa ha fatto tremare lo Scalea sembra sparita nel nulla.
Anche in Promozione ci sono due squadre che hanno vissuto alterne vicende tra ottobre e novembre: si tratta di Aurora e Bagnarese. Nel mese di ottobre il bilancio dei punti conquistati in cinque partite recitava: Bagnarese 13 e Aurora 5. Inverso invece il percorso delle due squadre nelle ultime cinque partite che comprendono novembre e inizio dicembre: Aurora 9 punti, Bagnarese 3.
Le due squadre occupano al momento settimo e ottavo posto della classifica, separate da appena un punto; l’alternanza periodica di risultati ne ha rallentato il cammino, con conseguente allontanamento dalla zona playoff, obiettivo comune delle due squadre che, scherzi del calendario, si sfideranno nell’ultimo turno. L’Aurora, dopo il periodo negativo in cui ha raccolto 2 punti in 5 gare, è ripartita alla grande e punta ad essere l’outsider nel girone di ritorno; per la Bagnarese, risorta in casa di un Guardavalle che nell’ultimo turno interno aveva battuto il Caulonia, torna il dolce gusto della vittoria dopo quattro sconfitte consecutive, ma ora i biancazzurri sono chiamati alla controprova con il San Giuseppe.
Cittanovese, Gallico Catona, Aurora e Bagnarese, la prova materiale dell’inesattezza della scienza calcistica, che sovverte i valori dall’oggi al domani, un pallone volubile e dispettoso che rende impronosticabili anche le partite più scontate. Perché il calcio è uno sport strano ed imprevedibile. Ed è forse questo il motivo principale per cui lo si ama così tanto…
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