Non è la prima volta che la sofferenza tocca vette pericolose, che la voglia di mollare supera quella di continuare a guidare la società, ma questa volta la dirigenza del Crotone sembra fare sul serio. Durante la settimana lo sfogo del presidente Vrenna aveva letteralmente squarciato la serenità di un Crotone che si apprestava a iniziare una stagione sotto i consueti buoni auspici. Raggiunto da RNP, il co-presidente Gualtieri non si è discostato molto da quanto affermato da Vrenna:
IL VASO E’ COLMO: “Forse in molti avranno pensato a uno sfogo improvviso, dettato dall’ira del momento, in realtà è figlio di attente riflessioni. Non ce la facciamo più, è questa la realtà. Viviamo in una città immobile, assente, ci sentiamo sempre più isolati. Vrenna non a caso ha parlato ancora prima dell’inizio del campionato, vuole dare tutto il tempo ad eventuali acquirenti di farsi avanti. Noi non abbandoneremo mai il Crotone, questo campionato lo disputeremo con la solita grinta e voglia di fare bene. Stiamo però avvisando che la nostra precisa intenzione è quella di mollare al termine della stagione”.
SOLITO MALCOSTUME: “Le istituzioni sembrano quasi farsi beffe del Crotone. Nessun interesse o aiuto viene dato alla società, salvo poi arrivare valanghe di richieste per avere biglietti o abbonamenti gratuiti. Ci sentiamo presi in giro, se dobbiamo fare tutto da soli, in eterno, allora passiamo la mano. Nelle ultime stagioni siamo arrivati ad avere più omaggi che paganti, questa situazione paradossale credo si viva solo a Crotone”.
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MOMENTO DIFFICILE: “Non bisogna poi dimenticare la crisi che vive tutto il paese, noi non ne siamo certo esenti. Io e Vrenna abbiamo delle società che stanno accusando una flessione, continuare a rimetterci anche con il Crotone non è più possibile. Voglio fare un paragone, pensiamo alla Reggina del mio amico Foti: la società da anni non naviga in acque dorate, eppure tra l’abilità del presidente e l’aiuto dato dalle istituzioni riesce sempre a tirarsi fuori dai problemi. Se però pensiamo alle altre realtà calabresi, il quadro è drammatico. Noi facciamo questo appello perché non vogliamo che il Crotone segua Cosenza e Catanzaro”.
OLTRE IL DANNO, LA BEFFA: “La goccia che ha fatto traboccare il vaso credo sia stata la campagna abbonamenti di quest’anno. Avevamo deciso di dimezzare i prezzi, esattamente del 50%, solo per avere più tifosi allo stadio. Dopo i 1900 abbonati dell’anno scorso ce ne aspettavamo 4000, invece ne abbiamo fatti 1300, addirittura meno dell’anno scorso! Abbiamo perso un’entrata importante, se questa è la risposta del pubblico, allora davvero non sappiamo più cosa fare”.
FUTURO OMBROSO: “Lunedi terrò una conferenza stampa, spiegherò nel dettaglio la posizione della società. Teniamo a questa città e a questa squadra, nell’ultimo decennio il Crotone è stato quasi ininterrottamente in serie B, spesso protagonista di ottime stagioni. Le condizioni però sono diventate insostenibili, se perdurerà questa situazione a fine campionato lasceremo la società”.
Pasquale Romano – rnp
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