Quanto impegno ci vuole per mantenere una squadra di seconda categoria?
“Ci vuole tanta passione e sacrificio, ma gli impegni sono soprattutto a livello economico. il calcio minore a Reggio non vive un buon momento, in tanti ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni e dagli enti. I costi di gestione per noi di Reggio, in proporzione risultano a volte
smisurati rispetto alle altre realtà calabresi, che godono di maggiori aiuti. Noi spendiamo fino a 15.000 euro l’anno senza avere alcun guadagno, solo per la passione che anima questa squadra e questo progetto, ed in cambio non riceviamo nulla. Bisognerebbe limitare le spese, soprattutto quelle per gli affitti dei campi da gioco”.
Tornando alla squadra, mister Minniti prima di Piminoro aveva chiesto più grinta. La vittoria 0-3 è da considerare un segnale positivo in questo senso?
“Sicuramente ci abbiamo messo tanta grinta e l’abbiamo fatto soprattutto per il Mister Minniti e per l’avvocato Strangio, il nostro vicepresidente. Nonostante fosse una partita agguerrita tuttavia, non possiamo considerare quello con il Piminoro un test probante, perché l’avversario era alla nostra portata. Purtroppo le partite che avremmo dovuto vincere sono state semmai la trasferta di Bianco e l’incontro casalingo con il San Roberto, entrambe perse, e soprattutto giocate con poca concentrazione”.
Qual è la situazione dell’organico a livello di infortunati?
“Purtroppo non li abbiamo recuperati tutti, anche se sono tornati a nostra disposizione due atleti come Cannistraci ed Aiello, che, al loro rientro, hanno davvero fatto la differenza. Dobbiamo ancora recuperare Strangio, Guarnaccia, Postorino, Mastrolorenzo ed il nostro portiere, anche se il suo sostituto Saccà si è comportato bene.
La lista insomma ancora è lunga, anche se questo non può essere in alcun modo un alibi”.
Che partita sarà la prossima col Samo, vostra diretta concorrente?
“E’ una partita importantissima in virtù del fatto che una loro vittoria li farebbe avvicinare a noi in classifica ed abbiamo gli scontri diretti a sfavore. Loro sono una squadra molto compatta, ma soprattutto corretta e sportiva. Mi piace sottolineare quest’ultimo aspetto, che ci ha colpito in maniera positiva: gli scorsi anni capitava spesso che dalle trasferte si rientrasse con tre punti in classifica, ma anche con tre punti di …sutura (ride divertito, ndr) invece quest’anno, soprattutto a Samo , abbiamo trovato squadre e tifoserie leali. A livello tattico dovremo condurre noi il gioco, ed evitare che la tensione di un match così importante ci deconcentri, così come è successo contro il San Roberto. Invito tutti gli appassionati a venire al campo di Croce Valanidi per sostenerci”.
Il raggiungimento dei Playoff, sarebbe un obiettivo stagionale o una consolazione?
“Sarebbe da considerare come un obiettivo raggiunto. La squadra dall’anno scorso è cambiata tantissimo, abbiamo qualche elemento importante in meno e abbiamo puntato molto sui giovani, visto che in quasi ogni partita scendono in campo 6 o 7 atleti classe ’92. La nostra era un po’ una sfida e, non lo nascondo, inizialmente pensavamo soprattutto alla salvezza, quindi con l’entrata nei play off per noi sarebbe davvero festa grande”.
Ivana Veneziano
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