Classe ’99, sedici anni appena. Questa l’eta di Michele Carrozza, a dispetto di ciò punto fermo dell’undici di Cozza. Dopo qualche giornata in panchina non ha più lasciato il rettangolo verde, risultando quasi sempre tra i migliori in termini di impegno, sacrificio e corsa. Il calciatore, questa sera, è stato ospite su Reggio Tv della trasmissione di Andrea Ripepi e Federico Lamberti “Fuorigioco”. Ecco le sue parole:
“La vittoria di ieri fa bene in primis al gruppo, se non si è tranquilli non lo si è nemmeno in campo, questa striscia positiva non può che influire positivamente anche in termini psicologici. Il riposo di domenica prossima non deve cambiare quelle che sono le nostre prospettive. Le critiche sono solo uno stimolo in più, è la prestazione in campo che conta”.
“Se ho rischiato di andare via in estate? E’ vero, stavo andando al Brescia, poi ho avuto un colloquio con mister Zito che mi ha illustrato il progetto della società , devo ringraziare tutti quanti perchè mi si sta dando fiducia. Dubbi su mister Zito non ce n’erano in merito a quanto sta facendo con la Juniores, è una persona speciale e affidabile”.
“Come descrivere l’esordio in amaranto? Non si può descrivere, c’è stata solo grande emozione. Ricordo il momento in cui il mister, alla prima ad Aversa, mi disse: ‘Presto toccherà a te’. Così è stato e lo ringrazio. Amo questa città e questi colori e il fatto stesso che la mia famiglia, che è di Reggio, viene ad assistere alla partita, mi dà tanta carica ed emozione. Mio padre non si perde un allenamento (ride, ndr). La Reggina, oltre ad essere una rampa di lancio, non è una maglia qualunque, va onorata e rispetta anche in base a quanto fanno i tifosi. Ad Agropoli ad esempio, sembravamo noi in casa, supportati da duecento sostenitori al seguito. Nonostante un inizio in difficoltà ci sono sempre stati in casa e in trasferta, sono il nostro dodicesimo uomo in campo”.
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