Da 4 anni a Reggio, la scorsa stagione l’ultima “giovanile” con la Berretti della Reggina Calcio, quest’anno l’esordio in prima squadra con la nuova società , esordio che non sta affatto deludendo le attese: due gol all’attivo per Francesco Bramucci, esterno d’attacco imprevedibile e molto rapido, votato alla corsa e al sacrificio. Il calciatore, questa sera, è stato ospite su Reggio Tv della trasmissione di Andrea Ripepi e Federico Lamberti “Fuorigioco”. Ecco le sue parole:
“Era fondamentale uscire coi tre punti ieri, ma sarà importante anche vincere contro Noto e Gelbison e chiudere bene il girone di ritorno. Esultanza preparata? No assolutamente, era totalmente spontanea e dimostra il grande spirito di gruppo. Staffetta tra me e Zampaglione? Non bisogna parlare di staffetta, quando si è chiamati in causa bisogna dare il massimo, ora il mister sta decidendo di mettere me dal primo minuto ma se dovessi partire dalla panchina non c’è alcun problema”.
“Cosa mi ha detto Cozza dopo il triplice fischio? Voleva che mi mettessi davanti al pallone nel momento della punizione, per fortuna poi l’arbitro ha fischiato. Questo fa comunque capire la tensione che il mister ha avuto per tutta la gara”.
Sono un reggino d’adozione quindi capisco le ambizioni di una piazza come calorosa come Reggio. La Reggina merita altre categorie e deve spettare a noi regalargliele. La pressione nell’avere addosso l’amaranto c’è e c’è stata ma sin dalla preparazione abbiamo continuato nella strada che ci eravamo prefissati ad inizio anno. A proposito di regginità , ringrazio l’ex società che 4 anni fa decise di portarmi qua, mi son trovato bene sin dall’inizio. Quello in cui sto giocando il mio ruolo naturale? Si, esattamente. In un attacco a 3 o a 2 comunque cerco di metterci il massimo impegno. L’unica cosa da migliorare, io così come tutti i miei compagni di reparto, è la lucidità sotto porta: anche ieri abbiamo avuto la possibilità di chiudere la gara ma non l’abbiamo fatto”.
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