Il calcio ha un potere. Quello di esser un evento sportivo ed allo stesso tempo sociale, abbracciando tutti gli strati della comunità alla quale si rivolge. Se il legame tra l’espressione calcistica ed il suo territorio è fortemente radicato, come nel caso della Reggina, non bisogna meravigliarsi se l’incoraggiamento arriva addirittura dal clero. Queste le parole di Don Zampaglione, icona del tifo genuino amaranto.
C’ero pure io domenica a tifare per la Reggina. E’ stata una domenica insolita per me, era infatti la domenica delle Palme. Mi sono perso i primi quindici minuti del primo tempo, non ho pranzato, ma ero lì al mio posto per sostenere la Reggina.
La stagione della squadra amaranto era iniziata con un obiettivo: riconquistare subito la A. Purtroppo (lo dico con tristezza) ci ritroviamo a lottare per restare in B. Qualche domenica fa dicevo alla gente “Se riusciremo a fare “filotto” di risultati… vedrete che tutto cambierà …”. La parola continuità purtroppo è stata smarrita dai nostri giocatori e ci troviamo costretti a lottare per restare in B. Mi sono commosso nel sentire il Presidente Foti lanciare l’appello alla città ed a tutti coloro che hanno a cuore la Reggina.
Mi unisco idealmente a tutti i giocatori e gli allenatori che hanno fatto la storia di questa squadra. Faccio dunque appello a tutto il popolo amaranto.
CORAGGIO! ANDIAMO TUTTI ALLO STADIO A SALVARE LA REGGINA, INSIEME SI PUO’ RAGGIUNGERE L’OBIETTIVO…
“FORZA REGGINA, IO SONO CON TE!
Don Giovanni Zampaglione                                                                                                                                Padre Spirituale della Reggina Calcio
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