Altri due posti sono stati assegnati, altrettanti ne mancano per completare il quadro delle nazionali partecipanti all’Europeo 2016 in Francia. Dopo aver conosciuto circa un mese fa i nomi delle venti squadre qualificate attraverso la fase a gironi, i rimanenti quattro posti se li stanno contendendo otto delle nove terze classificate (la Turchia si è già qualificata come migliore terza). Tra domenica 15 e lunedì 16 novembre, Ungheria e Irlanda hanno superato l’ostacolo playoff e vedranno il proprio nome nell’urna del sorteggio dei gironi.
Doppio successo tra andata e ritorno per l’Ungheria: la nazionale magiara (nella foto grande i festeggiamenti di fine partita), guidata in panchina dal C.T. tedesco Stork, ha eliminato la Norvegia (terza nel girone dell’Italia) vincendo prima a Oslo per 1-0 grazie al gol di Kleinheisler, bissando poi il successo alla “Groupama Arena” di Budapest, ottenendo un 2-1 che ha fatto esplodere di gioia i quasi ventisette mila presenti, che attendevano con ansia questo momento. L’Ungheria non si qualificava ad una fase finale di una manifestazione internazionale dal Mondiale messicano del 1986, mentre per la sua ultima apparizione agli Europei si deve tornare indietro al 1972, quando si classificò quarta in Belgio. Nel match di ritorno, con i norvegesi costretti all’impresa, ci ha pensato Tamas Priskin (nella foto l’esultanza dopo il gol), attaccante classe ’86 dello Slovan Bratislava, che dopo un quarto d’ora ha realizzato il suo 9° gol in nazionale, una rete pesantissima che ha spento le speranze norvegesi. A chiudere i giochi a pochi minuti dal termine è arrivato lo sfortunato autogol dell’attaccante norvegese Henriksen, il quale si è fatto poi perdonare qualche minuto più tardi siglando l’inutile gol della bandiera.
Dublino è in festa: una doppietta di Jonathan Walters (nella foto la sua gioia dopo il raddoppio) consente all’Irlanda del C.T. O’Neill di battere una Bosnia mai doma e qualificarsi per il prossimo campionato europeo. L’esperto attaccante, da sei stagioni in forza allo Stoke City in Premier League, ha prima sbloccato il risultato dal dischetto a metà del primo tempo, ripetendosi poi nella ripresa insaccando un pallone vagante con una botta al volo da distanza ravvicinata, rete questa che ha tagliato le gambe a Dzeko e compagni, giunti nella capitale irlandese pronti a dar battaglia, dopo il pareggio del match di andata firmato proprio dalla punta della Roma, pochi minuti dopo il vantaggio ospite siglato da Brady. Per la Bosnia sfuma il sogno di poter partecipare al secondo torneo internazionale di fila dopo la partecipazione (parecchio deludente) al Mondiale brasiliano. L’Irlanda invece ci sarà , a tenere alto il vessillo del calcio britannico che si presenterà ai nastri partenza numeroso e combattivo come non mai: tra la cinque nazionali del Regno Unito, solo la Scozia ha mancato la qualificazione, mentre Galles e Irlanda del Nord hanno centrato un risultato inatteso che le ha portate alla fase finale senza passare dai playoff, esattamente come l’Inghilterra.
Nella serata di martedì 17 si conosceranno i nomi delle ultime due qualificate: Danimarca e Slovenia proveranno a sfruttare il fattore campo per ribaltare le sconfitte subite all’andata, ma se per i danesi recuperare alla Svezia da 1-2 non sarà impresa impossibile, molto più complicato il compito per gli sloveni, i quali partono dallo 0-2 subito a Lvyv dall’Ucraina.
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