Progetto importante e rinnovato entusiasmo: a Cardeto nasce il nuovo Comprensorio Sant’Agata, una società composta esclusivamente da dirigenti del posto, mossi da una passione quasi viscerale per il calcio e i colori del proprio paese. “L’annata trascorsa l’abbiamo già mandata agli archivi – dichiara il vice-presidente Sebastiano Crea – Era stata allestita una rosa alla meno peggio e in un lasso di tempo relativamente breve. Il nostro programma ha avuto inizio troppo tardi e a mancare era l’esperienza, soprattutto a livello societario. Lo definirei un anno di ‘formazione’. Non è un caso se rispetto alla passata stagione sono due o tre i ragazzi confermati e alla guida di questo fantastico gruppo vi è mister Peppe Megale, insieme alla sapiente mano di Enzo Bevacqua, nelle vesti di preparatore atletico. Al timone della società i due presidenti Pietro Quttrone e Nino Nicolò.”.
Comprensorio Sant’Agata solo nel nome, questa squadra rappresenta di fatto il paese di Cardeto. “C’è stato un errore amministrativo commesso dal presidente della Lega Nazionale Dilettanti e lo stesso si è assunto la responsabilità di quanto accaduto: il cambio di denominazione non è stato effettuato entro i termini stabiliti. Non facciamo solo sport, riuniamo un paese, attraverso anche opere di riqualifica, come il campo sportivo di Cardeto, abbandonato per lunghi anni e recuperato dalla nostra società. E’ doveroso fare un ringraziamento agli sponsor che hanno sostenuto concretamente il nostro progetto e sposato la causa: è anche grazie a loro se è tornato il calcio nel nostro paese”.
La rosa è ampia e gli elementi hanno poco a che fare con la Terza Categoria. “Speriamo di essere solo di passaggio. Non vorrei peccare di presunzione, ma l’obiettivo è conquistare la Prima nel giro di due anni. Ci è stato proposto di acquisire il titolo di una squadra di categoria superiore, ma abbiamo declinato l’offerta perché convinti dei nostri mezzi. Vogliamo conquistare la promozione sul campo: avrebbe tutto un altro sapore. I calciatori? Lo zoccolo duro è costituito da ragazzi del posto, quali i fratelli Denisi e Andrea Infantino. Il nostro progetto è stato abbracciato anche da altri elementi provenienti dal Greffa Mosorrofa, ultimo in ordine di tempo l’arrivo di Caracciolo. In rosa contiamo anche gente del calibro di Santo Bianco, Catullo Scalise”.
E all’esplicita domanda su chi potrebbe essere l’antagonista del Comprensorio, così commenta il presidente: “Ho avuto modo di vedere all’opera molte squadre, ma chi mi ha più impressionato è la Virtus San Paolo. Una squadra quadrata ed organizzata, che darà filo da torcere a chiunque. Conosco qualche elemento, ma sono sicuro che potremo dire la nostra contro chiunque”.
Il Comprensorio Sant’Agata scalda i motori, la strada da fare è molto lunga, ma il traguardo potrebbe avere un dolce retrogusto.
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