Non bastano ancora una volta la numerosa serie di occasioni da rete alla Pro Pellaro per avere la meglio su di un coriaceo Real. I ragazzi di mister Greco, desiderosi di riscattare la sconfitta di Stignano, si scontrano con la solida esperienza della squadra gioiese, non più una sorpresa in questa categoria, bensì una realtà capace di dar fastidio a qualsiasi avversario. Spreca tanto la Pro Pellaro, che va sotto a inizio ripresa, momento del match solitamente favorevole ai bianconeri; tuttavia il quinto di gol di Ficara evita una sconfitta che sarebbe parsa una beffa visto l’enorme spreco di occasioni.
Mercoledì però si torna in campo e per la Pro Pellaro c’è una partita da non fallire: si gioca infatti il recupero della 7^ giornata, ospite al “Campoli” sarà il Bianco secondo in classifica e a tutt’ora unica squadra imbattuta del girone. Si tratta di una ghiotta chance per poter dimostrare, una volta per tutte, di poter essere una squadra da vertice, recuperando, in caso di vittoria, punti pesanti su una diretta concorrente.
Delle partite contro Real e Bianco ci ha parlato il mister Paolo Greco, intervenuto ai nostri microfoni, che ci svela anche un retroscena riguardante la sconfitta di Stignano.
Ancora una volta avete sciupato molte occasioni da gol, ma a parte ciò, cosa è davvero mancato per poter vincere questa partita?
Contro il Real si è visto il nostro solito copione, con tanto gioco e tante occasioni da gol, ma poco cinismo; avremmo potuto vincere questa partita e non avremmo rubato nulla. Ho visto la mia squadra in campo, quella che conosco e che si sta esprimendo al meglio dopo l’iniziale rodaggio. Abbiamo dimostrato di essere in forma, atleticamente eravamo lucidi fino alla fine della partita; inoltre siamo stati in grado di fare il nostro consueto gioco molto veloce. Purtroppo avevamo di fronte una squadra composta da gente d’esperienza che ha fatto valere le proprie doti caratteriali; escludendo i veterani, noi siamo una squadra molto giovane e in determinati momenti della partita questa differenza può valere tanto.
La sconfitta di Stignano è stata quindi un incidente di percorso metabolizzata in fretta dalla squadra?
La partita di Stignano è un capitolo a parte: la nostra prestazione è stata fortemente condizionata, ma sinceramente non ne abbiamo parlato prima perché non mi piace cercare degli alibi. Mentre ci recavamo per la partita, siamo stati bloccati all’altezza di Brancaleone, in quanto non si poteva passare per i problemi causati dal maltempo della settimana precedente; siamo stati costretti a tornare indietro e fare un giro lunghissimo, arrivando al campo di gioco dopo cinque ore di pullman e a soli dieci minuti dall’inizio della partita. I ragazzi erano spossati a causa del viaggio massacrante, rendere al massimo sarebbe stata un’impresa.
Mercoledì il recupero con il Bianco: una partita che a questo punto è di vitale importanza per il vostro futuro?
Contro il Bianco vincere sarà importante per tanti motivi: intanto per rimanere aggrappati al gruppo di testa, poi perché si tratta di uno scontro diretto; inoltre non dimentichiamo che in casa siamo imbattuti, quindi contiamo di sfruttare il fattore campo per questa partita non facile. Vogliamo dimostrare di poter davvero lottare per il vertice della classifica.
Contro il Bianco avrà tutti a disposizione?
Per questa sfida recuperiamo Bruno Attinà , elemento carismatico che in partite come questa può essere fondamentale. Inoltre si è aggiunto al gruppo finalmente anche Ivan Polimeni, mentre Andrea Spanò, che era stato costretto a saltare la preparazione, ha raggiunto un buon livello di forma. A breve però si riaprirà il mercato e quasi certamente la società interverrà per rinforzarci; dovremo farlo per forza perché le nostre dirette avversarie faranno altrettanto. Il mercato di metà stagione cambia tutti i valori, in quanto le più forti diventeranno ancora più competitive, mentre quelle più deboli si trasformeranno tutte in pericolose mine vaganti.
Squadra giovane la Pro Pellaro, ma tra tutti gli ‘under’ c’è un ragazzo che si è messo particolarmente in mostra in questo avvio, segnando gol decisivi: Gaudenzio Praticò. Si è trattata di una sorpresa anche per lei?
Gaudenzio Praticò è un ragazzo che conoscevo bene in quanto lo avevo già allenato ai tempi dell’Armando Segato; all’epoca avevo notato che possedeva delle qualità e delle caratteristiche tali che gli avrebbero permesso di diventare un calciatore di ottimo livello. Quello che non mi aspettavo, e ne sono rimasto piacevolmente sorpreso, è il grado di maturità con cui scende in campo: riesce ad essere decisivo grazie alle sue doti tecniche, ma sa essere importante proprio in momenti fondamentali della partita, sfruttando un carattere da calciatore maturo ed esperto, nonostante i suoi diciotto anni. Potrebbe diventare la nostra arma in più in questa stagione.
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