SIDERNO- C’è una dimensione sportiva che trasvola nel tessuto sociale, cristallizzatosi in passione, nel derby della jonica che oggi pomeriggio ha messo di fronte il Siderno di La Face e il Locri di Carella (squalificato, in panchina Martelli). Ci sono partite capaci di diventare eventi dal sapore antico, carnali nel loro essere così dannatamente collettive. Partite dove, in un frame lungo appena novanta minuti, le emozioni di uno sport diventano amore per le proprie radici, per quel sentimento di mistica alchimia che salda una squadra all’identità di un intero paese. E poco importa se poi in campo lo show lascia il posto a uno zavorrato tatticismo. Poco importa lo 0 a 0 che tradisce le attese. Oggi, sugli spalti del Raciti, ha vinto una comunità , quella jonica, capace di tracciare un riscatto sociale anche attraverso una semplice, spesso banale, domenica di pallone. Il volto della Calabria più bella, oggi, ardeva di passione a Siderno. La provincia alla riscossa si prende la copertina e lascia tutti a bocca aperta, perché un seguito così totale, per una partita di Promozione, sarà difficilmente ripetibile da altre parti. Giù il cappello.
Lo spettacolo inizia fin dalle prime ore del mattino, con intere famiglie in fila ai botteghini per assicurarsi il biglietto dell’incontro. Quando, passate le tredici, i cancelli del Raciti vengono aperti, lo stadio si colora di una caleidoscopica ed effervescente allegria. Da un lato, una tribuna tutta biancazzura;Â dall’altro, un marea amaranto di tifosi locresi.
L’agonismo sportivo e l’importanza della posta in palio lasciano il posto, a pochi minuti dall’inizio del match, all’unione, nel ricordo dei quattro tifosi sidernesi morti un anno fa in un tragico incidente stradale. Nel cielo di Siderno, legate a palloncini bianchi e azzurri, vengono liberate quattro sciarpe, accompagnate da un grandissimo applauso di entrambe le tribune. Tifoserie che si ritrovano vicine anche nel ricordo delle vittime di Parigi, in un minuto di silenzio che fa calare una paradossale brina sullo stadio.
La partita, nel suo complesso regalerà davvero pochi brividi. Quasi nulle le folate offensive, tanto agonismo e zero tiri in porta. L’unica nota da segnare sul taccuino, è l’espulsione di Marino, per un’ingenua reazione su Seck. Ma la partita assume un’importanza marginale, di fronte allo show messo in piedi da uno e dall’altro lato del rettangolo verde. Siderno-Locri, oggi, si è giocata in dodici. Queste piazze meritano palcoscenici molto più importanti di un semplice campionato di Promozione.
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