Cinque partite e cinque vittorie. La coppia da favola Papaleo-Iervasi sempre a segno, miglior difesa del girone B e primo posto solitario. L’avvio del Locri assomigliava tanto ad una marcia trionfale, in piena sintonia con l’obiettivo di inizio stagione, che ovviamente è quello di tornare in Eccellenza. Nelle ultime due settimane però, gli ingranaggi della favorita al salto di categoria sembrano essersi inceppati. Prima il ko esterno contro il Marina di Gioiosa, avversario che di certo non ha lo stesso potenziale degli amaranto, poi quello casalingo contro un sempre più sorprendente Caulonia, arrivato al termine di un secondo tempo in cui gli amaranto hanno concesso troppo alla compagine ospite, vanificando il vantaggio della prima frazione.
Una frenata evidente, che ricorda agli jonici quanto siano difficili certi campionati. Non basta essere uno dei club più blasonati dell’intero panorama dilettantistico, non basta avere una squadra di prim’ordine, non basta avere dalla tua un pubblico da pelle d’oca, che potrebbe figurare benissimo anche in Lega Pro. Per vincere, per tagliare il traguardo davanti a tutti, ci vogliono costanza di rendimento unita alla capacità di farsi trovare al meglio negli appuntamenti decisivi. Chissà , forse l’avvio da urlo avrà portato un rilassamento anche inconsapevole, ed allora le ultime due battute a vuoto, con conseguente perdita del primato, potranno servire da insegnamento. I cavalli di razza si vedono all’arrivo, ed il tempo per cancellare le recenti delusioni c’è tutto. D’altronde, anche la Cittanovese, superfavorita dello scorso campionato, ha operato l’allungo decisivo solo nel girone di ritorno, in un torneo che fino a marzo vedeva la lotta al vertice ancora incerta.
Si, il Locri ha rallentato, ma rimane ancora il principale candidato per il primo posto. Tra le certezze degli amaranto, mister Peppe Carella: la società , attraverso la propria pagina facebook, ha bollato come “bufale prive di qualsiasi fondamento” le notizie che volevano la panchina dell’ex Bocale in discussione, specificando non solo che l’allenatore gode di piena fiducia, ma anche che non è mai passato nella testa dei dirigenti di metterlo in discussione.
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