Un riconoscimento a chi esalta lo spettacolo del calcio dilettanstico. Settimanalmente ReggioNelPallone.it – giornale sportivo online più letto in Calabria – premia i due migliori calciatori della settimana nell’ambito del panorama dilettantistico reggino. Premio destinato a chi con un gol, una prestazione eccezionale o un gesto meritorio si è distinto nel weekend calcistico.
IL PREMIO SETTIMANALE DI REGGIONELPALLONE.IT E’ SUDDIVISO IN :
1) Serie D, Eccellenza e Promozione.
2) Prima, Seconda e Terza Categoria. (Avrà inizio con l’avvio del campionato di Terza)
IL CALCIATORE DELLA SETTIMANA (SERIE D – ECCELLENZA – PROMOZIONE) E’ FABIO SCUTERI
L’attaccante del Caulonia, con un gol “alla Quagliarella”, ha siglato il definitivo 1 a 2 della sua squadra nel derby in casa del Locri, sancendo così una vittoria pesantissima alla luce soprattutto della classifica.
Il video del gol di Fabio Scuteri a Locri, tratto dalla pagina FB del Caulonia:
L’EUROGOL DEL NOSTRO CAPITANO FABIO SCUTERI
Posted by ASD Caulonia 2006 on Domenica 25 ottobre 2015
Un’autentica bandiera, uno di quei calciatori semplici, genuini, per cui il calcio è si competitività, agonismo e rivalità, ma anche passione, divertimento, gioia. Fabio Scuteri, capitano del Caulonia, ha deciso di regalarsi una domenica da sogno, una di quelle da raccontare ai nipotini.
In riferimento al gol cosa hai pensato, se realmente l’hai fatto, al momento del tiro?
Il punto è proprio quello: non pensi a nulla, o perlomeno non ne hai il tempo. Hai pochi secondi, o lo provi o non lo provi. Nel mio caso è stata un’intuizione, forse sono stato fortunato, mi è uscito il cosiddetto “gol della domenica”, ma è anche vero che questi colpi se non ce li hai, non li fai. Non è il primo che segno così, riesco a farne uno l’anno. So che se ti capita l’occasione devi provarci, il portiere non se l’aspetta e lo sorprendi: la sfera potrebbe anche uscire di molto, ma domenica è entrata ed ha contribuito ad una vittoria molto importante. Non posso dire non sia stato emozionante, soprattutto perché per me era un derby a prescindere, essendo di Caulonia.
Quindi fai parte di questa squadra da una vita…
Esattamente, sin da quando è nata la società, nel 2006. L’idea iniziale, quando partimmo, fu quella di creare una squadra di soli ragazzi di Caulonia. In tanti potevamo ambire anche a categorie superiori ma, a causa di impegni di lavoro, non potevamo allenarci più di tanto e allora accettammo quel progetto. In poco tempo arrivammo dove siamo adesso, ovviamente non siamo solo più ragazzi di Caulonia ora, ma ciò che abbiamo fatto resta comunque molto importante.
E prima di diventare bandiera del Caulonia quali campi hai calcato? Da dove è partita la tua carriera?
I primi passi sono stati a Siderno: ero piccolo, avevo 9 anni e mio padre mi portava lì ad allenarmi. Subito dopo sono passato al C.S.P.R., dove ho fatto altri 5-6 anni, poi Locri in Serie D con qualche presenza da fuori quota e l’importante esperienza con il Marina di Gioiosa, ben 4 anni tra Eccellenza e Promozione. Infine, come detto prima, ho dovuto abbandonare per motivi di lavoro e sono ripartito con il Caulonia.
Come dicevi in precedenza, “rinunciando a categorie superiori”…
Purtroppo si. Bisogna fare delle scelte e io decisi di rifiutare contratti anche importanti, come nel caso della proposta di Giannitti, Presidente del Roccella…
Cosa successe?
Qualche anno fa, quando con il Caulonia “galleggiavamo” tra Seconda e Terza, ero autista del Roccella e, qualche giorno prima di una mia partita, chiesi al Presidente di venire a vedermi. Si accorse poi, durante la gara, che effettivamente facevo la differenza rispetto agli altri, tanto da chiedermi di andare a giocare da loro. Il Roccella era in Eccellenza ma io, per i motivi di cui sopra, decisi di non accettare.
Ma immagino, vista la lunga carriera, tu abbia stretto amicizia con qualcuno in particolare.
Vorrei citare Antonio Roccisano, grande amico prima che compagno di squadra. La classica persona con cui fai tutta la trafila da giovane nonostante poi le strade si dividano: abbiamo fatto le giovanili insieme, continuando a Locri e Marina di Gioiosa. Poi lui continuò ed io mi fermai, riprendendomi la Promozione qualche anno dopo. In quanto agli allenatori, ne ho cambiati tanti: potrei citare Figliomeni, Silvano, Logozzo, seppur si tratti di gente che è stata non più di un anno alla guida tecnica. Con Scidà invece è diverso: sono anni che siamo insieme, sin dalla Seconda Categoria, e andiamo molto d’accordo.
Grande inizio, scelte dolorose, proposte rifiutate, addii, ritorni. Sembra non finire mai la carriera di Fabio Scuteri eppure, se questo Caulonia continua così, chissà che non si possano spalancare scenari già calcati prima. Per chi, nonostante tutto, ha saputo prendersi da solo ciò che gli spettava.
(Foto tratta dalla pagina Facebook “ASD Caulonia 2006”)
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