CAMPO CALABRO – È un pari a reti bianche quello dell’anticipo della 3° giornata del campionato di seconda categoria, tra Campese e Archi. Un tempo a testa, con i padroni di casa che ci hanno provato nel primo tempo, mentre gli ospiti sono entrati nella seconda frazione di gara con più voglia di vincere, per un risultato nel complesso giusto.
LE FORMAZIONI – E’ 4-4-2 per la Campese in maglia bianca con striscia azzurra al centro e pantaloncini azzurri. Mister Laganà dà le chiavi del centrocampo al numero 10 Cara e in attacco fa affidamento sul bomber Iannò. Archi che scende in campo in completo amaranto. Mr. Errigo assegna ai suoi il modulo 4-4-2, in attacco presenta la coppia G. Tegano-Polimeni.
LA PARTITA – Parte forte la squadra di casa che al 6’ minuto sfiora il gol su punizione: è il portiere dell’Archi che toglie la palla dall’incrocio dei pali, mantenendo il risultato sullo 0-0. Tanti lanci lunghi nel corso della prima mezz’ora di gioco dove le squadre faticano ad imporsi sull’avversario. L’Archi ha una buona possibilità di passare in vantaggio ma spreca Polimeni che, in posizione regolare, ma defilata, incrocia sul palo più lontano del portiere mandando la palla fuori di poco. I ragazzi di Laganà rimangono concentrati e al 35’ rispondono sfiorando il gol del vantaggio, ma ci pensa il solito P. Capone a blindare la sua porta in tuffo, respingendo un tiro-cross insidioso. Sia arriva al 42’ minuto di gara, dove è ancora la Campese che spreca con Merenda la palla del 1 a 0. La prima frazione di gioco si chiude dopo due minuti di recupero con il risultato di 0 a 0 ma con un leggero predominio dei padroni di casa.
Si riparte, ed è l’Archi ora a provarci in maniera più convinta. Il segnale lo dà G. Tegano che tira a incrociare ma sfiora il palo alla sinistra di Arconte. Squillo importante, il più significativo di una mezzora giocata veramente bene dagli ospiti. Gli allenatori cercano di cambiare gli interpreti e Laganà cambia anche modulo passando al 4-5-1 ma la girandola di sostituzioni non cambia la sostanza.  Le due squadre sembrano accontentarsi del pari. Si arriva così alla fine del match dopo 6 minuti di recupero causa le molti interruzioni di gioco. Un pari che muove la classifica, un tassello per entrambe verso i rispettivi – seppur diversi – obiettivi stagionali.
Giuseppe Rosario Princi
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