“Peccato per il rigore subito, che sta diventando un habitué per noi: sono sei in sei partite, contiamo di subirne altri 24 da qui alla fine della stagione…”. Questa una piccola precisazione (ironica) del Co Presidente della ReggioMediterranea Costanzo Cloro, che ai nostri microfoni commentava il pari a reti bianche della sua squadra in quel di Cutro. Pari arrivato anche grazie al rigore parato da Caputo.
Già , “rigore” e “parato da Caputo”. Sono queste le parole probabilmente più ascoltate in casa gialloblù dopo le prime sei giornate. Vuoi per qualche ingenuità difensiva di inesperienza o distrazione, vuoi per qualche strana coincidenza del destino, vuoi per qualche errore arbitrale, la compagine di Crupi detiene attualmente uno score particolare, di cui non vantarsi di certo: ha subito, in questi primi sei turni, ben sei rigori. Uno a Castrovillari, uno in casa contro il Sambiase, tre nel tanto discusso match di Roggiano ed uno domenica a Cutro.
Ma se questo non è probabilmente un record di cui andare fieri, a ciò si lega qualcosa che può benissimo essere motivo di vanto. Ci riferiamo all’altra serie di parole: “parato da Caputo”. Su sei rigori infatti, l’estremo difensore campano è stato in grado di respingerne tre, cifra che equivale al 50% dei sei subiti. In due di questi tre casi, la neutralizzazione degli stessi ha portato a punti: sia a Castrovillari che a Cutro infatti, il risultato è poi rimasto inchiodato sullo 0 a 0, permettendo a Marcianò e compagni di raccogliere punti preziosi. Non è stato così a Roggiano: respinto il primo (sempre sullo 0 a 0), il portiere nulla ha potuto sugli altri due, che hanno completato la rimonta degli avversari.
Si sa, a nessuno piace subire rigori spesso, ma se veramente così sarà , perlomeno è forte la certezza di poter contare su chi i tiri dagli undici metri li ipnotizza. Caputo come Handanovic, probabilmente staranno iniziando a chiederselo da più parti in Eccellenza…
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