Se sei un attaccante e di nome fai Francesco Carbone a parlare per te sono i gol. La domenica “tipo”? Maglia numero 9 sulle spalle e giù in campo a gonfiare la rete, per l’ennesima volta. Le difese ammattiscono, i portieri sono sotto costante assedio: bombardiere o cecchino? Con la doppietta messa a segno nel match contro il Montalto, l’ex Taurianovese ha staccato tutti nella speciale classifica marcatori, portandosi a cinque reti in appena quattro partite. Un cammino importante, parallelo a quello della sua nuova squadra, la Cittanovese. Non può che essere lui il personaggio della settimana, individuato da Reggionelpallone.it.
NUOVA ESPERIENZA – “L’approccio con il mondo Cittanovese devo ammettere che è stato speciale. Sono felice di rappresentare questa società e a livello personale credo che le aspettative, per il momento, non sono state disattese. Ci tengo a ringraziare pertanto la dirigenza per l’accoglienza riservatami ed il mister che ha spinto affinchè io sposassi la causa giallorossa”.
VI RACCONTO LA CITTANOVESE – “E’ una società importante con un progetto che poggia su solide basi. Molti elementi hanno fatto parte della grande cavalcata che la passata stagione ha portato la Cittanovese in Eccellenza e ciò non può che accrescere l’affiatamento del gruppo. Il segreto? Nessuno in particolare, ma navighiamo tutti verso un’unica direzione”.
TRASCORSI PROLIFICI – “Ho dato i primi calci al pallone in una squadra del mio paese, Taurianova, nell’Amatese. Ho fatto tutta la trafila giovanile, salvo poi esordire in Terza Categoria. L’annata successiva disputammo il campionato di Seconda, ma la chiamata di mister Renato Naso nella Rizziconese in Promozione mi fece fare il salto di qualità. Si spalancarono poi le porte del massimo campionato regionale: nella Taurianovese di mister Giovinazzo realizzai quattro gol il primo anno, vedendo il campo raramente, ma fu la seconda stagione in maglia giallorossa quella della consacrazione: da fuoriquota 20 marcature tra campionato e coppa. Complessivamente, con la società del presidente Giovinazzo ho trascorso dieci anni indimenticabili: all’attivo circa 125 reti. Tra le altre ho avuto una piccola esperienza a Praia a Mare ed un anno in Serie D a Rosarno”.
L’IMPORTANZA DELL’ALLENATORE – “Nel corso della mia carriera ho avuto parecchi tecnici, ciascuno dei quali è stato fondamentale nel mio percorso di crescita. Come dimenticare mister Viola, l’allenatore dell’esordio in Serie D o Claudio Morelli, guida seria e preparata al quale mi lega, tra l’altro, uno splendido rapporto di amicizia. Su tutti, però, Giuseppe Giovinazzo, mio vero mentore”.
NELLA VITA DI TUTTI I GIORNI – “Sono un ragazzo abbastanza semplice e socievole, che trascorre la propria giornata tra il calcio e lavoro. Porto con me un bel ricordo di molti compagni di squadra: siamo spesso in contatto telefonicamente. Futuro? Spero di lasciare il più tardi possibile il calcio giocato, magari rimanendo a contatto in altre vesti”.
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