Il primo a prendere la parola negli spogliatoi è mister Cozza: “Abbiamo iniziato con il piede giusto, ma dopo il gol subito su un nostro errore abbiamo mollato la presa. Nella seconda frazione di gioco abbiamo alzato il baricentro e giocato una discreta partita, ma il risultato era ormai compromesso. La marcatura di Bramucci ci ha dato ulteriore convinzione ed abbiamo sfiorato la rete in almeno altre tre circostanze. Hanno meritato la vittoria. Il ritardo di condizione ha di sicuro influito sulla nostra prestazione: la vera Reggina verrà fuori tra qualche giornata. Formazione confermata? Bisogna dare continuità a questa squadra ed un’impronta ben definita. La Serie D è un campionato molto difficile, bisogna affrontarlo con tutt’altro mordente”.
Tanto orgoglio per il direttore sportivo del Roccella Francesco Curtale: “La gara non è mai stata in discussione. Non avrei mai pensato di poter chiudere il primo tempo in vantaggio di tre reti. Ero consapevole che avremmo potuto mettere in difficoltà una grande squadra come il Reggio Calabria, che secondo me può contare su ottime individualità . Se posso permettermi, credo che alla squadra maranto manchi la giusta coesione per poter affrontare un campionato in cui non si può mai calare d’intensità . Oltre alla quantità credo che possediamo anche delle qualità importanti, una squadra che può centrare tranquillamente la salvezza, il nostro obiettivo. Domenica andiamo a Noto, con l’umiltà di sempre e la giusta concentrazione. Torniamo con i piedi per terra e continuamo a lavorare duro. E’ comunque stata una giornata di festa: in cinquecento hanno seguito il Reggio Calabria qui al Roccella. Da apprezzare sicuramente il continuo incitamento dei tifosi nonostante il risultato non stesse sorridendo agli amaranto”.
Dura ed autocritica, l’analisi del difensore amaranto De Bode: “Chiedo scusa a tutti , abbiamo fatto una prestazione al di sotto di quella che dovevamo fare. Eravamo partiti bene, poi siamo andati sotto con un angolo che gli hanno regalato, sbagliando anche la linea dietro siul secondo gol, Dobbiamo diventare una squadra, ancora non lo siamo, giochiamo insieme da qualche giorno. In partite del genere non serve la qualità ma il carattere, noi ancora non siamo gruppo. Faccio i complimenti al Roccella, loro hanno dato il centodieci percento battendoci su tutto. Hanno meritato di vincere. La condizione atletica è uno dei problemi inevitabili di questo momento, abbiamo meccanismi da olerare. Dobbiamo essere la Reggina che tutti si aspettano, Reggio ha un progetto come poche squadre, negli anni torneremo dove ci compete. Ho visto gli altri ragazzi mortificati, ripartiamo dal secondo tempo”.
Anche il dg Gabriele Martino, recrimina per l’atteggiamento dei suoi. “Dopo la gara di oggi i calciatori capiranno che è arrivato il momento di cambiare registro, l’avversario era più voglioso, più determinato ed agonisticamente pronto. Ci stanno gli errori che si commettono in fase difensiva ed offensiva, ma è l’atteggiamento che deve cambiare. La squadra è ancora indietro e due gare in tre giorni le abbiamo patite più noi del Roccella, ma è inutile andare a ripetere le stesse cose. Tutti dobbiamo capire da subito che gli avversari quando ti incontrano magari sono inferiori sotto la caratura tecnica, ma mettono il quid in più. Dispiace per la gente che era venuta a Roccella, noi la vogliamo sempre accanto e vogliamo regalare giornate di gioia. Giornata dopo giornata penso che questa squadra migliorerà , e potrà regalare quell’obiettivo al quale tutti tendiamo”.
Le parole del presidente dell’ASD Reggio Calabria, Mimmo Praticò: “Non c’è stata storia nel primo tempo, c’è poco da commentare. Il risultato parla chiaro. Turno infrasettimanale? Non dobbiamo cercare alibi, dobbiamo prendere atto di quanto è accaduto e porre urgentemente rimedio. Non mi è piaciuto nulla, soltanto il Roccella che ha dimostrato che il calcio è grinta e velocità . Con il blasone non si va lontano. Voglio ringraziare il pubblico jonico ed i nostri che sono venuti da Reggio: c’è stata un’atmosfera eccezionale. Bisogna mettersi in discussione e spero che la batosta di oggi serva da lezione. Per giudicare una squadra in positivo o in negativo servono almeno 8-10 giornate. Dobbiamo calarci in questa realtà , incontreremo difficoltà anche ambientali ragguardevoli nel corso di questa stagione. Dovevamo sfruttare meglio quest’occasione, ora dobbiamo ripartire”
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