Orgoglio italiano in quel di New York. La finale femminile degli US Open è stata una faccenda tutta nostrana, con Roberta Vinci e Flavia Pennetta giunte a contendersi l’ambitissimo torneo dello Slam, quando nella storia del tennis mai un’italiana era arrivata in finale a New York.
Di fronte ad un grande pubblico ricco di personalità importanti (tra cui il premier Renzi, volato “last minute” oltreoceano per assistere a questo storico match), le due tenniste hanno offerto uno spettacolo straordinario, giocando punto a punto tutto il primo set, vinto dalla Pannetta al tie-break. Nel successivo set, la brindisina prende il largo portandosi sul 4-0; la Vinci prova una rimonta che si ferma a metà , e sul 4-2 la Pennetta allunga nuovamente chiudendo 6-2 e aggiudicandosi match e torneo.
I campi di Flushing Meadows portano bene alla Pennetta: tra i quattro tornei dello Slam, è proprio sull’erba newyorkese che ha ottenuto i migliori risultati, arrivando in semifinale nel 2013. Per lei si tratta di un successo che impreziosisce una carriera importante, vissuta per anni con la consapevolezza di poter dar fastidio alle tenniste più forti del mondo. Una carriera che, a quanto pare, è prossima a concludersi, come annunciato proprio dalla stessa Pennetta al termine della finale.
Roberta Vinci aveva già assaporato il gusto della vittoria agli US Open nel 2012, ma nel torneo di doppio insieme a Sara Errani, con cui per anni hanno fatto incetta di trofei in giro per il mondo, vincendo tutti i tornei dello Slam tra il 2012 e il 2014 (due volte l’Australian Open).
Flavia Pennetta vince ed è la nuova “regina del tennis” di New York, la prima italiana a fregiarsi di questo titolo. L’Italia è orgogliosa di lei. Brindisi è orgogliosa di lei. E pur sconfitta, siamo orgogliosi anche della Vinci, come lo è tutta Taranto. Le emozioni di questi giorni, tutte rigorosamente “made in Puglia”, sono state scritte con inchiostro indelebile nel cuore degli sportivi.
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