La corazzata Locri guidata da Peppe Carella fa valere la propria superiorità tecnica ed atletica, al cospetto di un San Giuseppe ancora a corto di preparazione.
ATTENTI A QUEI DUE…Gli ospiti, poco cinici sotto porta nella prima frazione di gioco, nei secondi 45′ vanno subito in vantaggio su un cross lungo di Scigliano che trova lesto nell’area di rigore il bomber di razza Papaleo, il quale scaglia un fendente che beffa il portiere fuoriquota Pecora (retroguardia locale apparsa sin troppo impacciata nell’occasione). Al 73′ il raddoppio di Iervasi. Incursione indisturbata sulla destra di Agostino e traversone rasoterra al centro per il capitano amaranto, che tutto solo, di piatto destro, fa gonfiare la rete e chiude definitivamente le sorti dell’incontro.
LA SQUADRA DA BATTERE- E’ troppo presto per esprimere sommari giudizi, ma il Locri ha tutte le componenti per puntare decisamente al salto di categoria. Come al solito, la compagine jonica è stata seguita da un nutrito gruppo di Ultras, che hanno dato spettacolo sugli spalti: bandiere amaranto al vento e ripetuti cori di incoraggiamento per mister Carella ed i suoi ragazzi. Ha gente di categoria superiore la favorita al primo posto, come il difensore Antonio Tedesco, i centrocampisti Libri e Mirko Tripodi e soprattutto i due attaccantiPapaleo e Iervasi, davvero un lusso per la categoria.
LA STRADA VERSO LA SALVEZZA…Il San Giuseppe dal canto suo, nel primo tempo ha tenuto testa al più blasonato avversario grazie ad una difesa ben schierata, anche se il Locri in almeno cinque occasioni si è reso pericoloso, sprecando il possibile vantaggio (davvero importanti le chances capitate sui piedi di Iervasi e Libri).
Come detto prima, nella seconda frazione di gioco è emersa la maggiore qualità  degli ospiti, avvantaggiati dal gol arrivato dopo neanche due giri di orologio. Da sottolineare anche la reazione d’orgoglio del San Giuseppe, ma su Pippo Fontana è stato bravissimo Macrì, che ha neutralizzato il tentativo dell’esperto attaccante reggino. Il gruppo a disposizione di Totò Barillà ha ancora ampi margini di miglioramento, dopo la “rifondazione” estiva sono arrivati alcuni elementi in grado di alzare il tasso tecnico, tra cui La Cava e Foti. L’obiettivo prefissato ai nastri di partenza, consistente nel raggiungimento di una tranquilla salvezza, può essere agevolmente raggiunto.
Giuseppe Calabrò
Commenti