Un volantino affisso in numerosi punti della città e diffuso attraverso la pagina ufficiale del gruppo su Facebook: gli ultras 1914 annunciano una decisione sofferta, pesante, a suo modo storica. “Diciamo basta, a testa alta e senza rimproverarci nulla ci mettiamo da parte”, è il senso estremo del comunicato della Sud di Reggio Calabria. Una presa di posizione amarissima, che sospende a tempo indeterminato le attività del gruppo.
Paradossalmente l’apice del calore, del trasporto, del tifo colorato e civile espresso in occasione del derby di andata con il Messina è coinciso con il momento che ha segnato l’inizio della fine. Le 24 diffide indirizzate all’intero direttivo del gruppo ultras con la motivazione di essersi introdotti al Granillo il giorno prima della gara senza autorizzazione per preparare le coreografie (di uno spettacolo, lo ribadiamo, che ha riempito le cronache soltanto per straordinaria correttezza e passione) hanno dato il via ad un procedimento legale che si annuncia lungo e faticoso e che comunque avrebbe costretto i soggetti interessati da DASPO ad esser lontani dallo stadio e dagli amaranto. “Ma ultras – ribattono i 1914 – è seguire sempre la squadra, è la trasferta”.
“Oggi ci sentiamo di dire basta – spiegano gli ultras 1914 – con gli abusi e la repressione che dal 2009 ci circonda. Per due volte in sei anni siamo stati costretti a sospendere le attività rimanendo nonostante tutto al fianco della nostra squadra. Sapevamo di esser scomodi, non a caso questa volta vediamo smantellato il gruppo da 24 diffide arrivate senza aver commesso alcun reato, con la sola strategia mirata a distruggerci”.
Questo il volantino diffuso dagli ultras 1914:
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