Ciccio Cozza e la Reggina ancora insieme? Secondo quanto raccolto da Rnp nello scorso weekend, il tecnico di Cariati sarebbe in cima alla lista della cordata di imprenditori rappresentata da Mimmo Praticò, qualora la stessa venisse designata dal Sindaco come la società preposta a far ripartire il calcio a Reggio Calabria. L’ex (almeno per il momento…) amaranto, è intervenuto in diretta poco fa a Touring, per rispondere alle domande dei colleghi Danilo Santoro e Giuseppe Foti. “La Reggina deve ripartire subito, e sono convinto che sarà così- ha esordito Cozza-, ma alla base ci deve essere un progetto solido, importante e duraturo. Sento parlare di cordate, di Mimmo Praticò e di Pino Benedetto: di sicuro, stiamo parlando di gente che ha già dato tanto al calcio reggino. Praticò in particolare, negli ultimi tempi è stato molto vicino a questi colori. Ripeto, servono non solo entusiasmo ma anche idee chiare e stabilità , perché solo in questo modo si può scrivere un futuro importante. Il progetto starà ala base di tutto, bisogna puntare al ritorno nel calcio professionistico, al di là se questo potrà avvenire in uno o due anni...”.
Nel corso dell’intervista, Cozza è tornato al periodo che lo ha visto seduto sulla panchina amaranto. “Tranne che a Lamezia, le prestazioni ci sono sempre state, ma i risultati tardavano ad arrivare. Fosse stata un’altra situazione magari ci sarebbe stato più tempo per aspettare, ma noi ci trovavamo ad affrontare una stagione in cui eravamo certi che avremmo subito dei punti di penalizzazione, e per giunta non sapevamo quanti sarebbero stati. Ho preferito andare via per rispetto verso la città ed i tifosi, in quanto non c’erano le condizioni per fare il calcio che volevo io, ma soprattutto non c’era un progetto stabile. Le colpe di Foti? Chi più chi meno tutti hanno commesso errori, non solo il Presidente; sono certo che Foti ha sempre operato per il bene della Reggina. Adesso però c’è bisogno di ripartire, è inutile pensare troppo al passato“.
Alla domanda sul possibile ritorno in amaranto e sugli eventuali contatti con il gruppo Praticò, il tecnico risponde così. “Ho ricevuto due offerte nella giornata di oggi, e non sono provenienti da una eventuale società che possa riportare il calcio a Reggio. Di sicuro, una proposta della Reggina la valuterei molto volentieri, perché alla Reggina non si dice mai di no...”.
Infine, un passaggio sulle ultime vicende che hanno portato alla scomparsa della Reggina Calcio. “Le regole sono fatte per essere rispettate, questo è un principio in cui credo molto e che deve valere per tutti. Il problema è che il calcio di oggi è dominato dalla confusione più totale. Prima ti penalizzano, poi ti danno ragione in un eventuale ricorso, poi ti penalizzano ancora. Insomma, un caos generale, che nell’ultimo girone C di Lega Pro ha condizionato il cammino della Reggina, ma ha penalizzato anche il Savoia, che si è visto retrocesso mentre preparava i playout col Messina. I problemi sono tanti, i tempi troppo lunghi: prendete ad esempio il Lamezia, che sta preparando un ritiro ed ancora non sa se Palazzi chiederà la retrocessione in serie D per il calcioscommesse. Ripeto- conclude-, bisogna rispettare le regole ma è anche giusto pretendere più chiarezza e velocità da un sistema in grande crisi“.
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