Poco tempo, tanta speranza. La Reggio calcistica è ancora viva, e non vuole certo rassegnarsi al baratro. Bisogna fare in fretta, bisogna arrivare alla cifra utile per garantire l’iscrizione alla prossima Lega Pro e nel contempo far si che i colori amaranto possano trovare stabilità all’interno di un percorso che di ostacoli ne avrà parecchi. Stasera, su iniziativa dell’Associazione Leggende Amaranto, in collaborazione con Touring 104 e Progetto 5, alcune centinaia di tifosi si sono ritrovati all’Arena dello Stretto. Ad infiammare l’atmosfera del chilometro più bello d’Italia, Mimmo Praticò ed il Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà .
L’intervento di Praticò è stato di quelli ‘a cuore aperto’: pensieri schietti e carichi di passione, per la diplomazia ed i giri di parole in questi momenti non c’è proprio posto. “Bisogna fare in fretta, questo è il momento di mettersi in gioco, senza più chiacchiere. Per salvare la Reggina ora c’è bisogno dei fatti. C’è la possibilità concreta di far rinascere un simbolo che tutti noi amiamo da 101 anni, ma dobbiamo dare il massimo, dobbiamo offrire il nostro contributo, ovviamente tenendo conto del periodo di crisi e delle possibilità economiche di ognuno di noi. Gli imprenditori di Reggio e della Provincia hanno ancora due giorni di tempo, poi il film sarà finito“. L’Arena si scalda, gli applausi sono sempre più convinti. Al centro delle scalinate prendono posto “Quelli di Sempre”, gruppo organizzato della Gradinata Est, che espone lo striscione “NELLA BUONA E CATTIVA SORTE, CON TE FINO ALLA MORTE“. “Praticò osserva lo striscione, e poi con tono sempre più incalzante prosegue il suo accorato appello. “E’ la migliore frase che potevate usare- prosegue-, e deve rappresentare il nostro spirito. Dobbiamo lottare tutti insieme, Reggio Calabria non può perdere la serie C. Mettiamoci una mano sul cuore, contribuiamo subito e sacrifichiamoci tutti. Altrimenti le cose lunedì andranno male, e vedremo la nostra storia cancellata: a quel punto però, non voglio lacrime di coccodrillo…”.
Subito dopo, tocca al Sindaco Falcomatà arrivare al cuore della gente di Reggio: anche le sue parole, sono decisamente toccanti. “Stiamo facendo tutto quello che è nelle nostre possibilità , per garantire la sopravvivenza alla Reggina. Vogliamo e dobbiamo far si che Reggio Calabria non veda scomparire uno dei simboli più importanti della propria storia, ma serve l’aiuto di tutti. A Roma siamo riusciti a fermare il tempo, ma il tempo adesso può giocare a giocare a nostro sfavore, se non ci sarà un aiuto tempestivo e concreto da parte di tutti. Come Ente non possiamo dare alcun contributo in termini economici nelle casse del club, considerata soprattutto la situazione di urgenza in cui versa il territorio. Quello che continueremo a fare però, è sostenere questa causa, dare tutto il nostro supporto. A Tavecchio ho detto che mio padre mi portava allo stadio per mano, ed io vorrei fare la stessa cosa con mio figlio. Mancano poche ore, le disponibilità devono trasformarsi in interventi concreti“. Ed a proposito di interventi concreti, il Presidente e fondatore di Leggende Amaranto, Ugo La Camera, ricorda ai presenti tutte le modalità per contribuire alla salvezza della Reggina, aggiungendo con orgoglio che “in questi giorni all’indirizzo di posta Salviamo la Reggina stanno arrivando email non solo da ogni parte d’Italia, ma anche da parecchi paesi stranieri“.
Un calcio romantico, pieno di sentimenti, in cui la gente gioca il ruolo del protagonista assoluto. In tal senso, da sottolineare anche una lettera scritta da un tifoso reggino il 14 luglio, data che sembrava avesse messo fine ad un lungo sogno: a leggerla è il Sindaco, visibilmente emozionato. L’intervento finale, è affidato nuovamente al pensiero di Praticò: “Dobbiamo reagire, siamo più bravi degli altri, siamo intelligenti. Dobbiamo metterci cuore e  passione al servizio degli altri, solo così aiuteremo il Sindaco Falcomatà a migliorare i servizi di questa città . Basta individualismi, se vogliamo crescere…“.
Commenti