Rispetto a quanto previsto dal programma, la conferenza stampa di presentazione dell’evento ‘100+1′ inizierà con un po’ di ritardo. Prima che l’abbraccio ai ragazzi di Scala la faccia da padrone, all’insegna di un commovente tuffo nel passato, ne approfittiamo per analizzare il futuro, un futuro che agli occhi del popolo amaranto continua a presentarsi delicato ed in salita. Con Nino Zimbalatti, assessore allo sport del Comune di Reggio Calabria, facciamo il punto della situazione in merito alla spinosa questione riguardante l’utilizzo dello stadio Granillo da parte della Reggina Calcio.
“Iniziamo dalle origini– esordisce Zimbalatti-, o meglio dalla convenzione stipulata nel 2006, attraverso la quale la Reggina si impegnava a versare al Comune una somma pari a 24.000 euro l’anno. Ad oggi, la somma in questione non è mai stata versata. Chiarito ulteriormente questo aspetto, dobbiamo partire da un altro dato certo, riguardante le firme apposte nella giornata di oggi (ieri, ndr), mediante le quali la concessione è stata ufficialmente rinnovata per un altro anno. A tal proposito, mi preme fare alcune precisazioni...”.
Prego assessore, siamo qui per questo…
“Pensare che il Comune possa o voglia mettere i bastoni tra le ruote alla Reggina, è un qualcosa di assurdo. Siamo i primi a volere ed a sperare che questa società si iscriva al prossimo campionato di Lega Pro e mantenga il calcio professionistico, per poi riscrivere il futuro e tornare nelle categorie che meritano i colori amaranto. Così come abbiamo già detto, il desiderio di questa amministrazione non può che essere quello di venire incontro ad una delle massime espressioni della città . Per chi non lo sapesse, se entro oggi (ieri) non ci fosse stata la firma annunciata pocanzi, la Reggina nel prossimo campionato avrebbe un altro punto di penalizzazione…“.
Fatte salve le buone intenzioni dell’Amministrazione, una domanda è passata per la testa di molti: non si poteva aspettare un altro periodo, visto che la spinosa questione è venuta alla luce proprio nelle settimane in cui la Reggina, sotto tanti punti di vista, si gioca il futuro?
“No, perchè l’ultimo termine previsto scadeva il 20 giugno, e la Reggina, in tutto questo, ha inviato la richiesta per la licenza d’uso solo giorno 16. Allo stesso tempo, ci sono ulteriori aspetti da considerare. Come ogni Amministrazione che si rispetti, abbiamo dei doveri morali ed etici da rispettare nei confronti dei cittadini, senza ovviamente dimenticarci degli aspetti normativi e legali. Lo ripeto e lo sottolineo nuovamente, il Comune di Reggio Calabria mai si sognerebbe di fare un torto alla Reggina, e dunque di riflesso alla città : intendiamo solo far rispettare le norme e la convenzione stipulata 9 anni fa, ma sempre con l’intento di dare una mano ed animati da uno spirito di collaborazione. Siamo tifosi della Reggina, lo abbiamo dimostrato ai playout col Messina e continueremo a dimostrarlo. Ma il fattore prettamente sportivo e passionale, non può essere unico e predominante, soprattutto per chi ha delle responsabilità verso la cittadinanza e verso le norme”.
 Assessore, ci aiuti a capire meglio. La somma che deve versare la Reggina oscilla intorno ai duecentomila euro, cifra che, viste le difficoltà attuali, si può considerare tutt’altro che irrisoria, e finirebbe col diventare per il club un ostacolo tra gli ostacoli. E’ dunque possibile un accordo mediante il quale si giunga ad una dilazione del pagamento?
“Assolutamente si. Basta solamente sedersi intorno ad un tavolo e stabilire un piano di rientro, trovando le soluzioni adatte al caso”.
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